Castellammare, indagini “sbagliate”: scarcerati i fratelli narcos

Colpo di scena davanti al Tribunale del Riesame che ieri ha rimesso in libertà i due fratelli stabiesi residenti a Scafati, Raffaele e Giuseppe Maurelli accusati di traffico internazionale di droga. In libertò anche l’altro complice, il venditore di auto scafatese, Paolo Del Sole. Il pool di difensori(Adriano Cafiero, Gaspare Sicignano e Sergio Cola per Raffaele Morelli; Lucio Sena e Salvatore Sorrentino per Giuseppe Maurelli e gli avvocati Servillo e Gragnano per Del Sole.dei tre arrestati dalla squadra mobile di Napoli che ha anche sequestrato tutti i beni dei tre è riuscito con un colpo a sorpresa a far rimettere in libertà tutti. Il Riesame ha infatti giudicato inutilizzabili le dichiarazioni di un narcos pentito così come alcuni atti prodotti degli investigatori nel corso dell’indagine.

Oltre al sequestro beni perun valore di circa dieci milioni di euro, la polizia aveva scoperto a Pompei nella disponibilità sempre dei fratelli Maurelli un altro “tesero” un un edificio intesttao al padre in cui furono trovate due casseforti-caveau contenenti ingentissimi valori – tra preziosi, gioielli, lingotti, oltre sessanta orologi tra Rolex, Adam Piguet e Patek Philippe (per un valore stimato di circa un milione di euro) e valuta liquida per oltre duecentomila euro. Inoltre, in uno scantinato di uno degli appartamenti nella disponibilità di Maurelli Raffaele, a Pompei,fu rinvenuta e sequestrata una scatola contenente sette bombe a mano da guerra di produzione cd. “ex Jugoslavia” – tutte complete di accenditore – e dei giubbotti antischegge, oltre ad una macchina per impacchettare denaro sottovuoto.

(nella foto il denaro sequestrato e  da sinistra Giuseppe Maurelli, Raffaele Maurelli e Paolo Del Sole)


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