Un’icona del Festival di Sanremo, un coach della trasmissione “Amici”, un direttore da guinness dei primati dal momento che ha diretto l’orchestra più grande del mondo con milleottocento elementi. Potenza di una chitarra che gli ha cambiato la vita. Il maestro Peppe Vessicchio ha scelto Castellammare di Stabia per presentare in Campania “La musica fa crescere i pomodori, il suono, le piante e Mozart: la mia vita in ascolto dell’armonia naturale”, biografia scritta a quattro mani con Angelo Carotenuto. L’incontro, moderato dal giornalista Pierluigi Fiorenza, è fissato per giovedì quattro maggio, ore 18.30, alla Mondadori Bookstore.
Nel volume il maestro Vessicchio racconta sia la sua metamorfosi, da architetto mancato a direttore d’orchestra, che le sue sperimentazioni musicali applicate nel campo della biodinamica, cioè alla produzione dei pomodori del titolo e di curiosi esperimenti sul vino, legato alle frequenze. Come direttore d’orchestra ha vinto quattro volte il Festival di Sanremo, la prima nel 2000 con Sentimento degli Avion Travel, nel 2003 con Per dire no di Alexia, nel 2010 con Tutte le volte di Valerio Scanu e nel 2011 con Chiamami ancora amore di Roberto Vecchioni. Poi dal 2016 è scomparso misteriosamente dal palcoscenico dell’Ariston.
Il maestro Vessicchio ha collaborato con Gino Paoli e Peppino Gagliardi, che sono stati fondamentale per la sua carriera di direttore, Peppino di Capri, Andrea Bocelli, Ron, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti e tanti altri. E a dire che aveva mosso i primi passi nell’industria discografica dei neomelodici.