Consip, mercoledì l’interrogatorio del capitano dei Noe indagato

Sarà interrogato mercoledì prossimo Gianpaolo Scafarto, il capitano dei carabinieri del Noe indagato per falso nell’ambito dell’inchiesta Consip della procura di Roma.Secondo i pm, il militare avrebbe alterato almeno un’informativa sulla quale si basavano buona parte delle accuse a Tiziano Renzi contenute nel fascicolo che lo vede indagato per traffico di influenze. Intanto, è fissato per lunedì prossimo l’incidente probatorio del dirigente della centrale acquisti della pubblica amministrazione Marco Gasparri. Il funzionario, indagato per corruzione, è stato interrogato nei mesi passati sia dalla procura di Napoli sia da quella di Roma. Obiettivo del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del pm Mario Palazzi che coordinano l’indagine è ‘cristallizzare’ le sue affermazioni sulle quali si basano, tra l’altro, tutte le accuse all’imprenditore Alfredo Romeo.

Al centro dell’indagine, che ha portato all’arresto di Romeo lo scorso 1 marzo, c’è la gara FM4, di ‘facility management’, ovvero servizi per la pa, del valore di 2,7 miliardi, bandita nel 2014 e suddivisa in 18 lotti, alcuni dei quali puntava ad aggiudicarsi Romeo. L’imprenditore prese parte alla gara per il lotto da 143 milioni di euro per l’affidamento di servizi in una serie di palazzi istituzionali a Roma, che andavano dalla pulizia alla manutenzione degli uffici.Per raggiungere il risultato, Romeo, secondo quanto detto da Marco Gasparri ai pm, avrebbe corrotto il dirigente con 100mila euro in tre anni, affinché gli desse una serie di informazioni indispensabili per avere la meglio sugli altri partecipanti. Entrambi rispondono dall’accusa di corruzione.Un sistema quello di Romeo nel quale, secondo la ricostruzione di Gasparri ai pm, l’imprenditore riteneva indispensabile pagare, poiché, a suo dire, tutti lo facevano.Nell’indagine risultano indagati, per rivelazione di segreto d’ufficio il ministro dello Sport, Luca Lotti (all’epoca dei fatti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri), il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette e il generale di brigata dell’Arma Emanuele Saltalamacchia. Rispondono di traffico di influenze oltre al padre dell’ex premier Tiziano Renzi, il suo amico imprenditore Carlo Russo, e l’ex parlamentare e consulente di Romeo, Italo Bocchino.


Articolo precedenteSarri: “Crediamo nel secondo posto, sarebbe un risultato storico. Compleanno di Mertens? Ci faccia lui il regalo”
Articolo successivoNapoli, il museo di Capodimonte festeggia i 60 anni: mostra di Picasso visitabile a 5 euro