Divise sporche a Torre Annunziata per il Riesame l’ex appuntato Acunzo deve andare in carcere

Torre Annunziata. Era organico al clan  capeggiato dal boss Francesco Casillo ‘a vurzella e per questo l’ex appuntato dei carabinieri Sandro Acunzo “mazinga” all’epoca in servizio presso il Nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata deve andare in carcere. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Napoli che ha accolto la richiesta del pm Raffaele Falcone della Dda di Napoli. Acunzo si trova attualmente agli arresti domiciliari e ora sarà la Cassazione a decidere se accogliere o meno in via definitiva l’aggravamento della pena stabilita dal Riesame. Aggravamento, ma solo per i capi di accusa, invece per l’avvocato Giovanni De Caprio, legale del boss, Casillo, per il quale il Riesame ha stabilito che l’accusa deve essere di concorso esterno in associazione camorristica. Respinte invece tutte le altre richieste di arresti formulate dalla Dda ovvero per gli altri otto carabinieri coinvolti nell’inchiesta sulle divise sporche  in servizio negli anni scorsi a Torre Annunziata: Gaetano Desiderio, Francesco Vecchio, Franco De Lisio, Antonio Formicola, Antonio Santaniello, Catello Di Maio, Antonio Paragallo e Santo Scuderi e per il pregiudicato Luigi Izzo, legato a Casillo. Per loro e per altri 6 comunque proprio nei giorni scorsi la Dda di Napoli ha firmato la chiusura delle indagini. E tra questi sei c’è anche il tenente colonnello Pasquale Sario, ex maggiore dei carabinieri a Torre Annunziata in servizio nel periodo contestato e per il quale il gip Alfano ha disposto la sospensione dal servizio per un anno. Gli altri indagati sono il pentito ed ex pusher del piano Napoli di Boscoreale, Giovanni Donnarumma e i due fedelissimi del boss Casillo, vale a dire Orazio Bafumi e Carlo Padovani, oltre allo steso Acunzo e a De Caprio. Una brutta pagina per chi in divisa rischia la vita tutti i giorni nella lotta alla camorra. Secondo le accuse alla compagnia di Torre Annunziata e al comando gruppo c’era un gruppo di militari che faceva parte di un’associazione per delinquere che trafficava in sostanze stupefacenti e riciclava danaro per conto del clan Casillo-Aquino-Annunziata. Nel collegio degli avvocati difensori degli imputati per i quali la Dda a breve chiederà il processo figurano Elio D’Aquino, Guido Sciacca e Antonio Di Martino.

 


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