La droga che viaggiava sulla rotta Olanda-Puglia era affidata a corrieri incensurati, uomini e donne che viaggiavano su auto preparate nei Paesi Bassi. I veicoli avevano doppifondi con schermatura in piombo, un escamotage che ha impedito ai cani antidroga di fiutare la presenza delle sostanze stupefacenti e il cui accesso avveniva attraverso sportellini apribili con telecomandi. I doppifondi erano invisibili anche agli scanner. Gli arrestati sono Giuseppe e Cristian Di Cosimo, padre e figlio, di 62 e 32 anni, ritenuti vicini al clan Parisi e soggetti di primissimo livello della criminalita’ organizzata; Giuseppe Signorile, di 30, Nicola De Luca, carrozziere incensurato di 56 anni, e un albanese domiciliato a Modugno (Bari), Shkelzen Daci, di 52 anni. Un sesto indagato di nazionalita’ albanese e’ ricercato. L’indagine nasce dalla squadra mobile di Firenze nel 2015 ed ha svelato l’esistenza di un traffico di droga proveniente dall’Olanda e destinato a piazze del Nord Italia, ma anche a quella barese, come testimonia l’arresto a Bari, il 31 ottobre 2015, di una coppia di corrieri albanesi che aveva portato in Italia 6 kg di cocaina purissima, pagata 100mila euro. A una donna romena, per gli investigatori usata piu’ volte come corriere, era stato invece affidato il compito di trasferire in Italia 6 kg di cocaina purissima pagata anticipatamente dai baresi 115mila euro in contanti. La droga, per gli investigatori, era destinata a Di Cosimo e Signorile. Le indagini – secondo la squadra mobile di Bari – hanno documentato il transito in Puglia di altri 8 kg di droga, pagata con importanti somme di danaro, ma su questa importazione non sono stati riconosciuti elementi d’imputazione. Pare invece certo che gli incontri tra trafficanti avvenissero nei pressi di una caffetteria del rione Madonnella di Bari.