Emergenza rifiuti a Melito, isole ecologiche chiuse, città al collasso: si raccoglie anche con le mani

 

Melito. Chiuse da due settimane le isole ecologiche di Via Po e Via Madrid dopo il passaggio di cantiere tra la Buttol e la Senesi. L’agitazione dei giorni scorsi dei dipendenti e la mancanza di adempimenti burocratici ha ritardato l’apertura dei siti di stoccaggio. Le strade, ormai, sono al collasso, colme di tonnellate di spazzatura di ogni tipo. In via Madrid interi cumuli sono stati dati alle fiamme due notti fa rendendo, praticamente, irrespirabile l’aria.

Ignoti hanno appiccato il fuoco a materassi, vecchi mobili, scarti alimentari, rifiuti indifferenziati lasciati in strada. Gli addetti alla pulizia e allo spazzamento sono tornati a lavoro da una settimana ma per raggiungere la normalità occorre lavorare a pieno regime ancora qualche giorno; Pur di far presto in tanti raccolgono i sacchetti con le mani ma con scarsi risultati, si attendono i nuovi camion. In tutto ciò oggi è prevista una ripresa parziale del servizio alle isole ecologiche. Molti condomini e parchi sono invasi da buste, ma la priorità sono gli esercizi commerciali. Con il weekend i marciapiedi, dopo esser stati liberati, sono diventati nuovamente discariche a cielo aperto. Preoccupa la situazione nei pressi delle scuole dove l’aria è irrespirabile. La crisi dipende in parte anche dalla quota di conferimento alla discarica di Caivano. Il surplus di sessanta tonnellate è stato aumentato fino a cento, dopo gli accordi straordinari del commissario. Ma tra pochi giorni, rientrata l’emergenza, si tornerà a scaricare il peso standard di spazzatura.


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