Incontrarsi a parlare i famiglia è quanto mai necessario perché questo istituto della società è in forte trasformazione e fatica a trovare un modello condiviso, “ quasi fosse una ideologia da attaccare o difendere” – così l’avvocato Maurizio Rossi, presidente in pectore del centro interattivo per la famiglia Casa di Rosanna promotore dell’incontro :Conoscere la famiglia nuovi temi e nuove prospettive a confronto organizzato in occasione della 23esima giornata internazionale della famiglia, promossa dall’ONU, che si terrà ad Ercolano sabato 13 maggio ore 10, alle scuderie di Villa Favorita. L’ONU considera la famiglia come il “fondamentale gruppo sciale e l’ambiente naturale per lo sviluppo ed il benessere di tutti i suoi membri …”.
Partendo da ciò sono attese, con interesse, le relazioni della psicologa Imma Naddeo, che tenterà una definizione univoca di famiglia e riportare una descrizione omogenea delle funzioni che essa dovrebbe svolgere per il corretto sviluppo della persona, e dall’avvocato Anna Formicola, dell’associazione Famiglie Italiane, che traccerà un excursus sulle riforme legislative degli ultimi 40 anni che, prendendo atto della trasformazione della società, di fatto hanno cambiato il concetto di famiglia tradizionale. “Si! I recenti interventi del legislatore sulla famiglia hanno aperto l’avvio di un percorso legislativo che ancora non sappiamo dove ci condurrà ma in merito al quale appare quanto meno doveroso confrontarsi e d’interrogarsi – così Antonio Piccolo, ispiratore e coordinatore di Casa di Rosanna, nel presentare alla stampa l’evento. Una risposta proveranno a darla il sociologo Luigi Caramiello, docente presso l’università Federico II di Napoli; l’avvocato Domenico De Rosa del Comitato Difendiamo i nostri figli; il dott Raffaele Mazzarella, coordinatore nazionale dei Festival della vita. Atteso per le conclusioni il presidente nazionale dell’Assoziazione delle Famiglie Daniele Udari, che al telefono ci anticipa: “fare famiglia non è più scontato, non è più una fase naturale della vita e dunque come adulti e come genitori, non possiamo sottrarci al compito, di educare a questa scelta consapevole, fornendone al tempo stesso una testimonianza credibile.”
Michele Di Matteo