“Esprimo soddisfazione per l’approvazione del ddl che porta il mio nome, soprattutto perché con il voto di oggi in Senato la politica ha prevalso su antiche ideologie. L’unica modifica apportata è di carattere squisitamente formale e alla Camera non resta che confermare il testo. Per questo motivo mi appello a tutti i parlamentari campani per sollecitare una rapida calendarizzazione del provvedimento a Montecitorio. Se ciò non dovesse avvenire chiedo a tutti loro un atto di coraggio: dimettiamoci in massa”. Così, in una nota, il senatore Ciro Falanga, del gruppo Ala-Scelta Civica, dopo l’approvazione a Palazzo Madama del ddl Disposizioni in materia di criteri per l’esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi, a sua prima firma.
La nuova legge sulla priorità di demolizione  approvata nel pomeriggio al Senatocambierà le regole per le abitazioni abusive: sarà stilata una nuova classifica di priorità e non potrà subire una demolizione chi abita in una casa abusiva senza alloggio alternativo. La demolizione passa oggi soprattutto per le mani di un giudice, in quanto molto spesso i sindaci non ottemperano ai loro doveri, portando gli abbattimenti degli edifici abusivi ad essere sempre in ritardo. Il Ddl S. 580 B presentato dal Senatore Falanga, invece, permette una revisione delle priorità di demolizione, delegando ai Procuratori l’onere dell’attribuzione, oltre ad istituire un fondo per gli interventi. Vediamo cosa prevede la nuova legge sulla demolizione degli edifici abusivi e quali sono i pareri sul cambiamento da parte di tecnici e politici. La nuova legge sulla demolizione degli edifici abusivi proposta in Senato dal verdiniano Falanga prevede che vi sia un sistema a doppio binario per il provvedimento, confermando quello attualmente in vigore. La demolizione per abuso edilizio è infatti autorizzata da un giudice nel caso in cui l’amministrazione competente, quindi Comune, Regione o Prefettura, non abbia provveduto ad effettuarla secondo l’iter amministrativo previsto (si vedano anche i tempi di prescrizione del reato di abuso). Il Ddl in discussione in Senato aggiunge che i Procuratori della Repubblica contribuiscano all’iter della demolizione gestendo i criteri di priorità , quindi allontanare o velocizzare la demolizione di edifici abusivi piuttosto che altri. Nel caso di abuso edilizio di necessità , quindi perpetrato da chi non ha disponibilità di altra abitazione, la demolizione non potrà essere ordinata a prescindere dalla tipologia della costruzione o dal luogo in cui essa sorge. Le abitazioni abusive abitate da chi non ha altro alloggio dovranno essere segnalate al Comune competente, così da essere identificate, ma non saranno abbattute. Questo è il punto più discusso da politici e urbanisti, in quanto facilita l’abuso edilizio invece di combatterlo.