Fine pena mai per Luigi Maresca: guidava lo scooter del killer che uccise “Zi Natalino”

Fine pena mai per Luigi Maresca giovane affiliato al clan Gionta di Torre Annunziata accusato di guidare lo scooter che trasportava il killer che uccise il 16 agosto del 2006  Natale Scarpa, detto “zi Natalino”. Un omicidio plateale per l’anziano ras del la cosca rivale dei Gallo-Cavalieri e padre di  quel Vincenzo Scarpa ‘o dottore o “caramella” uno dei più quotati narcos internazionali legato a doppio filo al gruppo degli Amato-Pagano e allo stabiese Raffaele Imperiale, latitante negli Emirati Arabi.

Secondo il pm Claudio Siragusa della Dda di Napoli era proprio Luigi Maresca a guidare lo scooter sul quale viaggiava il killer dei Gionta, Francesco Amoruso «’a vicchiarella» (morto in carcere) che uccise «zì Natalino».Un omicidio plateale avvenuto nel parcheggio dello stadio Giraud di Torre Annunziata, dopo un allenamento del Savoia, il 16 agosto 2006 e che aprì una lunga scia di sangue, con decine di omicidi, chiusi nel 2014 con la pace armata tra i due clan. Per quell’omicidio nel processo che si è svolto con il rito abbreviato ci sono state le condanne all’ergastolo per Giuseppe Coppola, che portò “la battuta” e a 8 anni di carcere i due pentiti Vincenzo Saurro “sciabolone” e Aniello Nasto “quarto piano”. Assolti invece Giovanni Iapicca “rangitiello” e il boss poeta Aldo Gionta. Quest’ultimo era stato individuato come il mandante dell’omicidio nato per punire lo schiaffo che “zi Natalino” aveva dato in pubblico a Valentino Gionta junior figlio di Aldo che durante i festeggiamenti del Carnevale per uno scherzo aveva sbeffeggiato l’anziano ras dei Cavalieri non gradito dall’anziano. 


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