Gelosie agonistiche e insulti sui social dietro il tentato omicidio del culturista

Migliorano le condizioni di salute di Petro Campitelli, il 43 enne culturista di Pagani ferito gravemente a colpi di pistola domenica pomeriggio dal suo collega Vincenzo Cascetta per motivi di gelosia agonistica. Piccoli passi in avanti, ma dei miglioramenti si sono stati dopo la delicata operazione chirurgica a cui è stato sottoposto. Rimane ricoverato nel reparto rianimazione dell’ospedale di Nocera dove i medici lo tengono sotto costante controllo e aspettano che trascorra la giornata di oggi per dare notizie più certe rispetto alle sue condizioni di salute. Il 38enne suo assalitore, ex guardia giurata, che aveva conservato la sua pistola d’ordinanza sarà interrogato oggi nel carcere di Fuorni assistito dal suo legale di fiducia Giacomo Morrone. Dovrà spiegare al magistrato cosa è accaduto e il perchè di quella follia che lo portato ad armarsi per andare all’appuntamento al bar domenica pomeriggio nel centro di Pagani dove dopo una lite ha fatto fuoco più volte contro Piero Campitelli. dalle indagini, condotte dai carabinieri è emerso che dietro la lite tra i due ci sarebbe la creazione di una pagina Facebook. Una pagina attraverso la quale  sarebbe stato insultato un amico di Piero Campitelli che frequenta la stessa palestra e che era presente al bar al momento della lite e della sparatoria. Gelosie sportive ed agonistiche e diversità di vedute sui metodi di allenamento che hanno avuto conseguenze tragiche.

(nella foto tratte da facebook Vincenzo Cascetta e Piero Campitelli)

 


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