Si cerca l’arma ma ora si cercano anche i presunti complici di Maurizio De Fenza ‘o mamozio, il 31 enne di Marano legato al clan Orlando fermato perché accusato di aver ucciso il gioielliere Salvatore Gala. Sono queste le due novità investigative che emergono dall’indagine condotte dai carabinieri della compagnia di Giugliano e coordinate dal pm Simone de Roxas della Procura di Napoli Nord.Si fa strada quindi l’ipotesi della rapina anche se non è la pista principale. Gli inquirenti stanno cercando di trovare il movente. All’atto dell’autopsia sono stati effettuati gli esami sulla vittima per capire se abbia fatto uso di sostanze stupefacenti quella sera stessa. Si vuole capire se De Fenza fosse il suo fornitore di droga e se l’altra sera tra i due è nata una discussione dalla quale è maturato l’omicidio. Gli inquirenti gli hanno contestato il reato di omicidio e rapina in concorso e di porto, detenzione illegale di armi. C’è qualcuno che probabilmente ha aiutato ‘o mamozio, anche se su questo aspetto dell’indagine gli investigatori non si sbilanciano. Di certo qualcuno lo ha accompagnato al Molo Beverello dove si è imbarcato in aliscafo per Ischia dove è stato fermato poi nella notte. De Fenza è stato incastrato dal fatto che sono state trovate le chiavi dell’auto di Salvatore gala nella sua abitazione ed anche parte dei gioielli scomparsi dal negozio. dopo i suoi silenzi si resta di capire come si muoverà davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia che dovrebbe tramutare il fermo in ordinanza di custodia cautelare.
 (nella foto il luogo del delitto e da sinistra Salvatore Gala e Maurizio De Fenza ‘o mamozio)
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