Grave lesione cerebrale sul neonato: arriva il maxi risarcimento

Il caso è del 2002 ma solo a settembre 2016 si è arrivati a sentenza e da pochi giorni la medesima è diventata titolo esecutivo. Riguarda la vicenda di un neonato rimasto gravemente lesionato (paralisi cerebrale) subito dopo il parto all’ospedale San Pietro-Fatebenefratelli di Roma, in seguito ad una mancata trasfusione. Il Tribunale di Roma ha stabilito che c’è colpa medica riconoscendo alla famiglia un risarcimento record di 3 milioni di euro. “La consulenza medico-legale, disposta dal Giudice nel corso del processo – spiega Roberto Simioni, Presidente di Obiettivo Risarcimento che si occupa di tutoring in gravi casi di malasanità – conferma l’omessa terapia trasfusionale che, invece, si imponeva dato che nel piccolo era stato riscontrato un elevatissimo livello di bilirubina nel sangue in ragione dell’incompatibilità del suo gruppo sanguigno con quello della madre”. I danni patiti dal minore, che oggi ha 15 anni, sono gravissimi: paralisi celebrale infantile, ritardi neuro-cognitivi, distonia, sindrome atetosica; il bambino inoltre è ipovedente e affetto da grave ipoacusia. “E’ evidente che la cifra che la famiglia dovrà ricevere come risarcimento – spiega ancora Simioni, facendosi portavoce dei genitori del piccolo – non servirà a ridare una vita normale al minore ma almeno con questo denaro gli si potrà garantire un’esistenza dignitosa. Le menomazioni psicofisiche del ragazzo hanno reso difficilissime le condizioni di convivenza e di sussistenza economica dell’intero nucleo familiare che ha dovuto indebitarsi con parenti e amici al fine di garantire al figlio (ultimo di tre) il minimo per sopravvivere. Da qui la volontà dei genitori di invocare carità e aiuto a Papa Francesco”.


Articolo precedenteDetenuto malato di cancro: violazione dei diritti umani
Articolo successivoDoping al Giro, positivi Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni