Inchiesta Consip, la Procura: “Mai distrutto prove”. Marco Gasparri: “Romeo parlò di intervento ad alto livello”

Anche la Procura di Napoli, come quella di Roma, smentisce in una nota il contenuto dell’articolo pubblicato oggi dal quotidiano “La Verita'” relativo a un’intercettazione di un colloquio di Tiziano Renzi, padre del segretario del Pd Matteo Renzi, con un suo difensore. “A questo ufficio non risulta essere stata disposta la distruzione dell’intercettazione di cui e’ in parola nel suddetto articolo di stampa”, recita la nota firmata dal procuratore facente funzioni Nunzio Fragliasso. Alfredo Romeo “una volta mi disse che aveva fatto interventi a livello altissimo, io gli chiesi ‘altissimo che vuol dire, piu’ alto del Papa?’. Lui non mi rispose, allora io gli dissi: ‘ma allora e’ Renzi?’, che era presidente del Consiglio all’epoca e lui non disse ne’ si’ ne’ no, quindi non disse si’, ma neanche nego'”. E’ quanto ha affermato l’ex funzionario Consip Marco Gasparri nel corso dell’incidente probatorio svolto davanti al gip di Roma l’8 maggio. Durante l’atto istruttorio Gasparri ha ribadito di avere ricevuto nell’arco di quattro anni ( dal 2012 al 2016) un totale di circa 100 mila euro dall’imprenditore napoletano attualmente detenuto per l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta Consip. “Romeo – ha aggiunto Gasparri attualmente indagato per concorso in corruzione dai pm di Roma – voleva capire da me se c’era un cambio di atteggiamento” da parte di Consip nei suoi confronti e “poi li’ uscirono i discorsi sul complotto, Verdini, Marroni, Bigotti e compagnia cantando perche’ lui vedeva il complotto e cercava di scrollarselo di dosso”. Gasparri ha riferito anche di un incontro a tre con l’amministratore delegato Luigi Marroni e lo stesso Romeo, avvenuto senza preavviso nella primavera dell’anno scorso “prima della graduatoria provvisoria” per gli appalti Fm4. “Romeo – ha ricordato Gasparri – nel complotto, cioe’ quella macchinazione contro di lui, vedeva Marroni un protagonista perche’ diceva che lui, con il presidente della Commissione Fm4, assieme a Verdini e a Bigotti, l’avevano deliberatamente fatto fuori da questo lotto… Romeo diceva, pero’ mi e’ entrata da un orecchio e mi e’ uscita dall’altro, che la moglie del presidente della Commissione prendeva consulenza dal gruppo Cofely e compagnia bella. A me questa circostanza non risultava”.


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