Sceglievano il fegato degli animali macellati e da importare in Italia per nascondere la droga che acquistavano in Spagna o in Marocco e che facevano arrivare in Campania grazie ai Tir messi a disposizione dell’imprenditore beneventano Pierluigi Goglia Calabrese. Il gruppo di narcotrafficante sgominato ieri dalla Dda di Napoli e che faceva capo ad Antonio Minauro di Solopaca con questo stratagemma ma anche utilizzando i bus turistici di ignari anziani che andavano in gita in Spagna, avrebbe trasportato quintali di hashish e cocaina per le piazze del Sannio e della provincia di Napoli. Tra i ventuno arrestati di ieri c’è anche l’imprenditore Goglia Calabrese già coinvolto in un processo e poi assolto per non aver commesso il fatto, dall’accusa di aver ammazzato con sedici colpi di pistola calibro 22 l’avvocato Maurizio Schiavone, 48 anni, di Benevento, il cui corpo senza vita era stato rinvenuto, la mattina del 5 febbraio del 2008, in una Citroen C3 ferma a poche centinaia di metri dallo svincolo autostradale di Castel del Lago. La droga viaggiava nei camion delle sue carni congelate e veniva occultata nel fegato degli animali macellati. Era un modo semplice per il  recupero perché i narcos sapevano dove andare a tagliare per prelevare lo stupefacente ma anche per non danneggiare, tagliando in più punti i pezzi di carne, comunque una volta arrivati in Italia sarebbero stati messi in commercio. E’ uno dei retroscena legati al traffico di droga e contenuto nell’ordinanza di custodia cautelare firmato dal gip Egle Pilla su richiesta del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, della Dda di Napoli. Una associazione quella di Antonio Minauro e Giovanni Colombo la cui attività non si sarebbe mai fermato nel corso di questi anni nonostante i fermi e i sequestri di droga operati dalle forze dell’ordine. Nel corso delle indagini infatti i carabinieri hanno individuato e sequestrato diversi carichi di stupefacente. Tra l’altro duecento chilogrammi di hashish e cocaina provenienti dal Marocco intercettati a Monterotondo in provincia di Roma. Ancora altro hashish sequestrato a due cittadini rumeni residenti in Italia e bloccati ad Anagni. Altri 35 chilogrammi recuperati nel Sannio, altri quantitativi di stupefacenti a San Felice a Cancello e Montesarchio. Il bilancio di questa attività , che ha fatto da prologo a quella che si è sviluppata ieri mattina, ha portato nei mesi scorsi a 20 arresti in flagranza di reato ed al sequestro di mille chilogrammi di sostanze stupefacenti.
(nella foto da sinistra i due capi dell’organizzaizone Antonio Minauro e Giovanni Colombo)
