Pioggia di espulsioni, rigori, polemiche: solite scene isteriche di fine campionato. Le milanesi e la Samp nella polvere, Palermo in B. Solo le romane veramente sugli altari: la Lazio ne ha rifilati sette alla Samp, la Roma quattro al Milan. Ma al di la’ di tutto, cosa e’ successo ? Solo un polverone, ma quasi tutto invariato in classifica. In testa, nella corsa per l’Europa, la Roma e’ rimasta seconda, il Napoli terzo; ne’ ci sono stati terremoti in coda, dove le vittorie di Genoa, Empoli e Crotone non hanno spostato di una virgola la situazione. Nel derby torinese (un pareggio che ha scontentato tutti) ha fatto scoppiare un pandemonio, dentro e fuori del campo l’arbitraggio. Mihajlovic, espulso per l’ingiusto rosso ad Acquah, se l’e’ presa con tutti, anche con Vialli in tv, all’insegna dello slogan “l’ex calcio agli ex calciatori”. Ormai anche vecchi colleghi di campo si alterano e si pizzicano per la gioia degli amanti delle risse. In sostanza, pollice verso nei confronti dell’arbitro Valeri -forse sopravvalutato- per quel provvedimento (la citata espulsione del giocatore granata Acquah) che ha fatto litigare. Si e’ discusso anche della scelta di Allegri di cambiare otto pedine. La nostra santificazione del tecnico, che tanto bene ha fatto, ha subito uno stop. Lo avremmo criticato in realta’ anche se avesse confermato la squadra di Montecarlo. Avremmo detto: “Ma che fa ? C’e’ la partita di ritorno…”. Eppure la Juve nel primo tempo aveva avuto tante occasioni. Poi Allegri ha dovuto ricorrere a Higuain (che ha pareggiato), Pjanic e Alex Sandro- erano tutti in panchina- per raddrizzare il risultato contro un avversario in dieci.
Al Toro e’ rimasta la rabbia (Mihajlovic troppo impulsivo paghera’), alla Juve solo un rinvio della festa-scudetto. Ma secondo voi, la Juve deve davvero temere la remuntada della Roma che ha dominato a San Siro su un Milan inferiore ? Dzeko ha fatto una doppietta ed e’ capocannoniere con 27 gol. I rossoneri sono rimasti tuttavia in corsa per l’Europa. A San Siro non s’e’ visto Totti: “non c’e’ campo” per lui, ormai. Il Napoli ha giocato da applausi contro un labile Cagliari, ma quante occasioni sprecate: poteva finire 10-1. Quando la squadra di Sarri (che ha l’attacco piu’ forte con 81 gol segnati in campionato e piu’ di 100 in stagione) approfittera’ meglio delle infinite occasioni che crea, sara’ da scudetto. La Lazio, ormai qualificata per l’Europa League, ha massacrato la Sampdoria (subito in dieci) gia’ nel primo tempo con il solito Keita. Grappoli di gol per la squadra di Inzaghi, ultimamente: sei al Palermo, tre alla Roma, sette ai blucerchiati per i quali marca male. L’Atalanta, priva di Conti e Freuler, dopo un buon primo tempo, a Udine ha perso terreno nella ripresa e si e’ dovuta accontentare di un pareggio che l’ha lasciata in buona posizione sulla strada per l’Europa. La prestazione dei friulani, con l’esordio di Belec, ha fatto dimenticare il recente passato. L’Inter ha perso tutti i treni per l’Europa. Al massimo puo’ prendere qualche accelerato: dopo il 7-1 all’Atalanta, due pareggi in sette gare, con tanti gol presi (15) e sconfitte con Crotone e Genoa. Ha fatto peggio di tutti, anche delle ultime. A Marassi quarto k.o. di fila contro i rossoblu’, rigore sbagliato.
Lamanna, uno specialista, ha neutralizzato il tiro di Candreva: Icardi era stato sostituito… E ora, povero Pioli ? Vaglielo a spiegare ai cinesi perche’ sono rimasti fuori Joao Mario, Banega, Brozovic…Il Genoa ha vinto in casa dopo cinque mesi e si e’ tenuto a galla col gol dell’ex interista Pandev. Hanno infatti vinto l’Empoli meritatamente contro il Bologna (decisiva una sventola di Pasqual) e il Crotone -senza Falcinelli e Crisetig- a Pescara (che golazo, Tonev !). E tutto e’ rinviato. I calabresi (14 punti in sei partite) sono forse i piu’ in forma. Hanno 28 punti e dovranno affrontare l’Udinese in casa, la trasferta sul campo della Juve e la Lazio allo Scida. Non sara’ facile, perche’ l’Empoli (p.32) andra’ a Cagliari, ospitera’ l’Atalanta e giochera’ infine a Palermo. Il Genoa (p.33) andra’ al Barbera, ospitera’ il Torino e visitera’ la Roma. Fate i conti voi. Sassuolo-Fiorentina sembrava gara senza molti “motivi”: e’ stata una gara movimentata, con rigori dati, non dati, sbagliati, gol annullati, espulsioni, ecc. Il Sassuolo ha giocato bene ed e’ stato ingenuo. Ha preso il gol di Bernardeschi (bello) sulla linea del traguardo per non aver saputo allungare il brodo. Il Palermo e’ retrocesso aritmeticamente sul campo di un Chievo che nel finale sta arrancando. La ruota continua a girare e adesso ecco nuovamente la Champions: la Juve dovra’ mettere l’altro piede in finale (con vista Real) contro il Monaco. Poi la “gita” a Roma, dove dovra’ evitare di rianimare le speranze (poche in verita’) dei giallorossi, travolgenti a San siro contro i fantasmi del Milan. San Siro e’ ormai diventato terra di conquista. Le due squadre cinesi rimangono spesso al palo…