“Le cose belle subito finiscono, ti amo amore mio, bellissima crociera”, il trafficante tradito dal post. IL VIDEO

“Le cose belle subito finiscono, ti amo amore mio, bellissima crociera”. Era il 28 aprile scorso quando Giacomo Di Pierno, noto trafficante di droga postavo sul suo profilo facebook la foto con la sua fidanzata a Marsiglia insieme ad altre nelle quali commentavano la vacanza. Peccato che Di Pierno a quella crociera non ci sarebbe potuto andare perchè aveva l’obbligo di dimora a varcaturo, sua residenza. Nel giugno scorso infatti i carabinieri di Napoli lo avevano arrestato insieme a 16 complici con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.

Una organizzazione, secondo le ipotesi accusatorie della Dda di Napoli  che avrebbe avuto la base logistico-operativa tra Quarto e Frosinone. In carcere finirono Pasquale Naso, Enrico Naso, Vincenzo Santillo, Teodoro Feo, Maurizio Miloso, Pasquale Baiano, Paolino Nappi, Bruno Giugliano, mentre ai domiciliari Gennaro Mallardo, Franco Miloso, Francesco Vitulli, Angelo Giuseppe Pellecchia, Nico Trasparente, Francesco Perra. Giacomo Di Pierno si rese irreperibile e fu trovato dopo pochi giorni a Bacoli in un appartamento in via Riguarda, nel “parco degli oleandri”.

Secondo le accuse i carichi i droga venivano fatti in Spagna utilizzando incensurati e auto-staffetta con targhe straniere, che scortavano i tir che viaggiavano carichi di droga nei doppifondi. Droga destinata a rifornire le piazze di spaccio del Napoletano. Alcuni sarebbero anche collegati al clan Nuvoletta-Polverino attivo tra Quarto e Marano. In quella occasione sotto chiave, tra la Spagna e la Calabria, finirono beni immobili per 800mila euro, oltre a 1200 chili di hashish, marijuana e 3 fucili.

Di Pierno era stato sottoposto dal giudice all’obbligo di dimora e non poteva allontanarsi da Varcaturo. Giacomo Di Pierno, 39 anni, si era allontanato di nascosto e insieme alla compagna era partito in crociera nel Mediterraneo per ben 7 giorni. Una settimana di relax e divertimenti a bordo ed escursioni a terra tra Napoli, Genova, Marsiglia, Baleari, Malta e Messina. Un viaggio documentato da foto e post su un social network, scelta che gli e’ costata il carcere. I carabinieri hanno documentato il viaggio e il gip di Napoli ha subito aggravato la misura cautelare.


Articolo precedenteControlli della Finanza: scoperti 107 lavoratori in nero nella zona Vesuviana
Articolo successivoCamorra, il consiglio dei ministri scioglie il consiglio comunale di San Felice a Cancello