Nuova accelerazione della legge elettorale, dopo l’avvio degli incontri del Pd con le altre forze politiche. Si va verso un modello in stile tedesco. Renzi vede possibile un accordo con Forza Italia e M5s su un modello proporzionale, con soglia di sbarramento al 5%. Rosato ha commentato: “Tutto bene” dopo l’incontro tra Pd e M5S. Domani tocca ai capigruppo di Forza Italia. L’obiettivo dei tre maggiori partiti è difendere la soglia di sbarramento al 5%. Il rischio di voto anticipato in autunno penalizza Piazza Affari che chiude in rosso (Ftse Mib -2,01% a 20.7832 punti).
Accordo a tre su “Tedesco”, alta tensione Renzi-Alfano – Arriva la legge elettorale in ‘salsa’ tedesca. Nel giorno delle doppie consultazioni del partito Democratico, alla Camera con i capigruppo per le questioni tecniche, e al Nazareno gli incontri di Matteo Renzi per sciogliere i nodi politici, il proporzionale con lo sbarramento al 5% sembra cosa fatta. Oltre al via libera del Movimento Cinque Stelle, che di fatto blinda il sistema su cui avevano raggiunto l’intesa Renzi e Berlusconi (che si sono tenuti in contatto in questi giorni) a dire sì è anche Sinistra Italiana al termine di un incontro tra il segretario Nicola Fratoianni ed il leader Dem. Ma, se sui numeri non sembrano esserci sorprese, la virata verso questa soluzione manda in pezzi il fragile equilibrio all’interno della maggioranza, con Area Popolare pronta a dare battaglia. L’incontro tra Alfano e Renzi non ha sciolto la tensione, anzi, ed i centristi preparano le barricate con inevitabili possibili ricadute sul governo. Un fronte, quello della legge elettorale, che si interseca con la ‘mina’ dei voucher contenuti nella cosiddetta ‘manovrina’.
