Lottizzazione abusiva nell’ex Saint Gobain di Caserta: indagini concluse e ricorso della Procura contro il dissequestro

Caserta. Lottizzazione abusiva: concluse le indagini sull’area ex Saint Gobain e sulla società Planta Global srl. L’avviso di conclusione delle indagini della Procura di Santa Maria Capua a Vetere è stato notificaro a Salvatore Capacchione, Amato Folco e Carmine Sorbo, indagati per i reati di abuso d’ufficio, costruzione in presenza di permesso di costruire illegittimo e lottizzazione abusiva, commessi in relazione all’intervento edilizio concernente alcuni lotti ricompresi nell’ambito dell’area denominata “ex Saint Gobain”. In particolare, il 28 maggio 2015, l’ingegnere Carmine Sorbo – all’epoca dirigente dell’Area Generale di Coordinamento Territoriale, Ambientale e Attività produttive del comune di Caserta – ha rilasciato alla Società cooperativa Re.no. S.r.l. (ora Planta Global S.r.l.), riconducibile a Salvatore Capacchione, il permesso di costruire n. 46/2015. L’istanza per ottenere il rilascio del provvedimento è stata caratterizzata da un iter procedurale particolarmente farraginoso e inconsueto, come evidenziato anche dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione, dalla cui segnalazione sono scaturite le attività investigative. Infatti, una prima istanza è stata avanzata nel 2010 dalla Società Cooperativa Parmense S.C.A.R.L., senza avere alcun seguito. Successivamente, la società Cooperativa Edilizia Re.No. (sempre riconducibile al medesimo centro di interessi della Società Cooperativa Parmense e poi confluita nella Planta Global S.r.l., con amministratore unico Capacchione il 23.10.2013, ha presentato una mera “integrazione” alle originarie richieste di permesso di costruire, limitandosi a richiamare le innovazioni normative intervenute. All’esito di una complessa attività istruttoria, il provvedimento  ha consentito la realizzazione del richiesto intervento di edilizia residenziale convenzionata in Caserta nell’area “ex Saint Gobain”. Più nel dettaglio, il suddetto permesso di costruire ha autorizzato la realizzazione di 4 grossi fabbricati, nell’ambito dei quali costruire 304 alloggi (oltre a negozi ed uffici), nonché 2 piani interrati per ciascuno dei 4 fabbricati assentiti, destinati ai parcheggi. Ebbene, tale provvedimento, è risultato affetto da una serie di macroscopiche illegittimità. In particolare, va evidenziato che: nell’area ex Saint Gobain di proprietà della Pianta Global S.r.l., non vi fossero fabbricati preesistenti. Per tale motivo, dunque, non sarebbe stata consentita l’attività di sostituzione edilizia assentita, atteso che, le leggi regionali citate – compresa la L.R. nr. 5/2013 – consentono tale tipologia di intervento soltanto in presenza di ” immobili dismessi….”, per i quali ” in deroga agli strumenti urbanistici generali” , sono consentiti interventi di sostituzione edilizia a parità di volumetria esistente, anche con cambiamento di destinazione d’uso. – Con il permesso di costruire nr. 46/2015, inoltre, si sarebbero potuti autorizzare, al massimo – sulla base del P.P.E.,…- 140.000 metri cubi. Si deduce, dunque, che il limite massimo (quindi non superabile) per i 4 fabbricati da realizzare, sarebbe stato quello di 140.000 metri cubi tale volumetria doveva intendersi comprensiva sia del volume entro _ terra che dì quello fuori terra. Invece, il Permesso di costruire n. 46/2015 del Comune di Caserta – correttamente interpretato – ha autorizzato, in realtà, ben 215.800 me, ovverosia, il SI % in più rispetto alla massima volumetria assentibile.
Avendo, dunque, il permesso dì costruire nr. 46/2015 autorizzato la realizzazione di 85.800 mc in più del consentito (volumetria corrispondente a 6 campi dì calcio), si è determinato un notevole incremento del carico urbanistico. La Procura ha inoltre comunicato che ha presentato ricorso per Cassazione contro il provvedimento del Tribunale del Riesame che, il 13 aprile 2017, ha disposto il dissequestro dei lotti oggetto dell’intervento edilizio.


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