Meta di Sorrento, pochi giorni prima della scomparsa Luigi Celentano aveva denunciato il patrigno: “Mi vuole uccidere”

Meta di Sorrento. E’ scomparso da tre mesi, Luigi Celentano, Giggino wi-fi, il 18enne di Meta di Sorrento svanito nel nulla il 12 febbraio scorso. E a distanza di tre mesi emergono particolari preoccupanti sui motivi della sua sparizione. Ieri sera nella trasmissione di Rai 3 ‘Chi l’ha visto?’ la mamma, due zii e il patrigno hanno nuovamente riproposto il caso, intervistati dai giornalisti della nota trasmissione. Ed è proprio sul compagno della madre di Luigi, un pregiudicato dell’area stabiese, che si sono addensati dei sospetti. Si è infatti scoperto che Luigi Celentano, pochi giorni prima di svanire nel nulla, aveva presentato una denuncia contro un ‘mafioso’ che gli voleva fare del male. Quel mafioso, secondo quanto emerso dalle indagini, potrebbe essere proprio Salvatore, il patrigno, che intervistato ha negato ogni accusa. Eppure Luigi aveva riferito che il compagno della madre lo aveva minacciato più volte fino a dirgli ‘Ti taglio la testa a te e a tua madre e mi prendo la casa”. Un particolare che anche la madre del ragazzo ha manifestamente negato, durante la trasmissione, ma che getta ombre anche sulla vita familiare del ragazzo. Luigi Celentano temeva per la sua vita. a dirlo anche uno zio dal quale era andato in motorino proprio la sera del 12 febbraio, giorno della scomparsa. L’uomo ha raccontato, davanti alle telecamere, che Luigi quella sera era andato da lui a Vico Equense e dopo aver bussato gli aveva detto ‘Dobbiamo fuggire, mi vogliono uccidere’ vano il tentativo del parente di calmarlo, di chiedere spiegazioni. Pochi minuti dopo Luigi era andato via e da allora nessuno lo ha più visto.

Il 18enne di Meta viveva nel terrore, prima i bulli che lo avevano preso di mira, poi quell’uomo che viveva nella sua casa. Il bullismo vissuto come sconfitta, tanto che Gigino wi- fi (il soprannome che gli era stato dato dagli amici per la sua mania a essere sempre collegato su internet e sempre alla ricerca di una connessione), già nei giorni precedenti la scomparsa aveva manifestato la voglia di andare via. Lo aveva scritto anche sul suo profilo Facebook. Un’anima in pena la sua e spesso le sue inquietudini si avvicinavano alla paranoia. Viveva male quel rapporto con il patrigno ma anche quello con la madre che tollerava le angherie dell’uomo. Sulla sua bacheca Fb, fioccano i commenti degli amici, i primi censori dell’atteggiamento della mamma del ragazzo, apparsa – secondo i commentatori – troppo tenera nei confronti del compagno, tanto da negare qualsiasi contrasto tra questi e il figlio. La sera della scomparsa, Luigi Celentano, segue un percorso preordinato. Va dallo zio e cerca aiuto. Dalle telecamere di videosorveglianza di vico Equense si scopre che prima di arrivare a casa del parente viene fermato dai carabinieri, ma perchè proprio durante quel controllo non esprime i suoi timori e o fa solo qualche minuto dopo con lo zio? Temeva di essere ucciso. Sulla scomparsa del giovane è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Torre Annunziata che coordina le indagini dei carabinieri della stazione di Piano di Sorrento. I militari in questi mesi hanno ascoltato familiari e amici di Luigi Celentano, raccogliendo numerose testimonianze. Ma da quella sera del ragazzo nessuna traccia. E soprattutto ancora non è chiaro se si tratta di un allontanamento volontario oppure qualcuno gli ha fatto del male come lui stesso sosteneva.


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