“Metà Napoli sta con noi, se noi vinciamo teniamo noi Napoli”. è il 21 settembre del 2015 quando Pasquale Buonerba, rampollo dei “Capelloni” arrestato oggi dalla squadra mobile di Napoli con una pistola nascosta nella stanza da letto, parlando in casa con la sua fidanzata Mena, con la cognata Valeria e con Titta la compagna di Antonio Amoroso spiega quale dovrà essere la strategia dei “Capelloni”. Il prossimo obiettivo dovrà essere Antonio Napoletano ‘ o nannone, la persona che maggiormente temono tra i Sibillo.
Nella prima parte della conversazione Titta parla della sua relazione con Antonio Amoroso e della possibilità che questi vada in galera insieme a Buonerba Gennaro. E’ in tale contesto che i presenti si preoccupano delle possibili rappresaglie ad opera di “Lino Sibillo” e di “‘o nannone”, prevedendo addirittura l’allontanamento dalle loro abitazioni per effetti delle minacce.
Mena:ma perchè Lino se …. vai a lavorare
Lino:un’altra volta allora sei scema, questa è scema. A me levatelo dalla testa che Lino Buonerba si mette “la merenda” sotto al braccio, perchè non sarà mai così, no … te lo sto dicendo da quando ci siamo fidanzati. A parte perchè non mi piace io devo essere sincero,
Valeria:la stessa cosa incomp
Lino:non mi piace
Mena: e Lino e che vuoi dire?
Lino: non mi piace, non mi piace, non sto dicendo che mi devo mettere in mezzo alla via ma io a lavorare non ci vado
Mena: e allora incomp., però non fare le cose malamente
Lino: vedi quello che devi fare, io basta che tengo i soldi in tasca, dopo tutta quella sofferenza che ho avuto è gia abbastanza, poi dopo … incomp … ci penso
Mena:ma chi te li dà i soldi ?
Lino:chi me li dà i soldi? e allora che stiamo facendo a fare la guerra per “pariare” (ndr. nel senso di scherzare)? dopo che è fmita ce ne andiamo a lavorare?
Mena: ma perchè incomp. loro i soldi?
Lino: e perchè mò stanno facendo incomp.
Mena: con “la roba”
Lino: con “la roba” incomp. soldi tutti quanti … e il 50% è mio …
Valeria:oh, Mena, mi deve morire “la nennella”, perchè io due anni fa non sapevo fare un cazzo, mi mangiavo tutti “i denari”, ma se io due anni fa conservavo i soldi che mi
dava a me Genny io stavo pieno di soldi perchè hai capito quello mi dava quasi 100 euro al giorno solamente a me, la mamma,
Lino:mammà 100 euro al giorno a me
Valeria:però la madre diceva Genny, però mi devo comprare questa cosa, Genny prendeva e gli dava i soldi
Lino: mica solo a mamma’, a me “cos”
Valeria: tra lui, la famiglia
Lino: e pensa che teneva solo questo vico e San Giovanni a Carbonara teneva.. Mena come ha detto Titta se vanno tutti quanti carcerati … incomp., ci uccidono se non
me ne vado di qua
Il dialogo prosegue sempre sulle conseguenze degli eventuali arresti dei vari componenti della famiglia. E in tale contesto che Buonerba Pasquale afferma:
Lino: sono tutti “cani di pecora” a Napoli, lo vedi ad Emanuele Sibillo? … mi deve morire mia madre: nessuno, … andava nelle “case nuove” sparava addosso alla
gente, “le case nuove” venivano qui dentro sparavano in aria e se ne andavano e se ne andavano nelle “case nuove” e si chiudevano nel cesso, tutti i quartieri di Napoli.
Sopra ai Quartieri, Emanuele Sibillo andava con le pistole … “bum, bum, bum, bum” (ndr. imita il rumore provocato dall’esplosione di colpi d’arma da fuoco) … e se
ne andava, nessuno lo ha mai affrontato. Se questi qua riescono a vincere la guerra tutta Napoli sta con loro, perchè si mettono tutti guanti paura di questi qua
Valeria:già metà Napoli sta con loro
Lino: metà Napoli sta con noi, se noi vinciamo teniamo noi Napoli, se lui vince tiene lui Napoli, perchè tiene 17 anni o’frat, e quello se ti deve sparare in faccia non ci
pensa mezza volta (ndr. riferendosi chiaramente a Napoletano Antonio detto “nannone”)
Valeria:E lo so
… omissis …
Lino: allora io mi metto in incomp.; Mena incomp. ed andiamocene incomp. che devo fare
Valeria: lo sai che ieri … incomp … (viene interrotta)
Lino: se io voglio “pigliare” ‘”o nannone” Valeria, se io voglio, io non ci metto niente, perchè cinquantamila là di loro lo vedono tutti i giorni, sta fuori al corso, i morti
non si fanno di giorno? hanno fatto tanti morti di giorno, ti metti dentro a una macchina fuori al corso “l’hai azzeccato a terra” a lui e la fidanzata,
Valeria: se Io fai fuori al corso il giorno dopo vai in galera,
Lino: Valeria, ma tu vai lo stesso in galera, incomp. tu scendi tutto nero vai in galera? come fai ad andare in galera? tu vai a … incomp …
Il dialogo prosegue sulla possibilità di imbattersi con esponenti delle forze dell’ordine ed ingaggiare con loro un conflitto a fuoco, come ad esempio “Michelino” (ndr. si riferisce a Mazio Michele fratello dell’indagato Mazio Salvatore) rimasto coinvolto in una sparatoria.
Fanno altresì riferimento alla strategia adottata dai Buonerba che non si stanno facendo vedere in circolazione nonché alla circostanza che in passato Pasquale Buonerba ha anche venduto la droga ad Antonio Napoletano detto “nannone”…
Antonio Esposito
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