Napoli, Bagnoli si ribella alla Movida violenta

Sabato sera è scoppiata la rivolta dei cittadini di Bagnoli contro la movida molesta. Sono scesi in piazza vestiti di bianco, come i fantasmi, con striscioni e megafoni. Sono almeno cento persone a protestare contro la musica ad alto volume, l’alcol, fumi e sosta selvaggia. Addirittura qualche cittadino si è portato un cuscino, simbolo di un riposo che non c’è più ormai. Slogan anche contro De Magistris al quale i manifestanti accusano di non essere ancora intervenuto per risolvere il problema dell’ inquinamento acustico. Mentre accadeva questo un’ auto sparata a tutta velocità su via Coroglio rischia di investire i manifestanti. Alla guida ci sono due ragazzi che provano a sfondare il corteo senza riuscirci.
I manifestanti chiedono alle forze dell’ ordine di far spegnere le casse, minacciando denunce in Procura. Solo dopo le tre la musica riprende e anche la sosta abusiva.

«Abbiamo presentato la nostra proposta di ordinanza grida al megafono l’avvocato Gennaro Esposito, presidente del Comitato per la vivibilità e la quiete cittadina de Magistris non ci ha mai voluto ricevere. Questa è la prima manifestazione notturna che facciamo. La prossima volta saremo a piazza Bellini. Andremo a protestare con la grancassa anche sotto casa del sindaco se sarà necessario. Perché il Comune non fa i controlli sul livello di rumore? Perché si lasciano dilagare fenomeni come i parcheggiatori abusivi?».

«Da quando hanno dismesso la fabbrica aggiunge Gabriella Boscaino, dell’Assise di Bagnoli il quartiere non è mai stato riqualificato. Sono state date con leggerezza concessioni discutibili, perché qui il mare non è balneabile e la bonifica è ancora in corso. È un nonsenso. La sera ci sono migliaia di persone ed è tutto bloccato. Ma il piano di evacuazione per il rischio vulcanico dov’è? Bagnoli ha pagato in salute con l’acciaieria e adesso paga ancora, perché dormire è un diritto».

«Con la movida incalza Antonio Befi, che vive sopra i baretti il vandalismo è esploso. Ragazzi che urinano dentro e fuori i palazzi, macchine sfasciate, risse continue. In tanti finiscono al San Paolo in coma etilico. E in giro si vedono tanti minorenni». «Il trambusto parte a mezzanotte spiega Annamaria Russo, presidente del Comitato per la vivibilità di Bagnoli e finisce alle 6. Musica a tutto volume dal martedì alla domenica. E il lunedì ci sono le feste private. Qui vivono bambini, disabili, ammalati. C’è chi soffre di emicrania cronica. All’inizio c’era solo L’Arenile, oggi sono almeno 7 le discoteche tra Bagnoli e Coroglio. Senza contare i baretti con gli stereo fuori e la musica a palla». «Abito di fronte al Lido Fortuna racconta Strato Pastore ogni mattina sul marciapiede trovo vomito, gente stramazzata o pestata a sangue. Parcheggiare è diventato impossibile. Chiedono da 5 a 15 euro, il tariffario varia con lo spettacolo. Anche i residenti sono vittime di questo salasso».

Ma le critiche non mancano. «Quando erano giovani non andavano a ballare pure loro? – mormora uno dei titolari Quando non ci sarà più la movida, chi ce li dà i posti di lavoro? Vogliono che abbassiamo il volume? L’abbiamo fatto. Stasera non abbiamo messo la musica». «A Bagnoli vogliono ci siano solo gli ottantenni incalza una cliente -. Se chiudono i lidi, dove vanno a ballare i nostri ragazzi? Fuori città? Rischiando incidenti con qualche drink e qualche canna in più?». «Perché il Comune non apre il parcheggio di Città della Scienza di notte? – aggiunge un altro gestore Incasserebbe qualcosa e decongestionerebbe la circolazione».


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