Il Consiglio della Città metropolitana di Napoli ha approvato il rendiconto 2016 con il voto favorevole dei consiglieri presenti in aula e il voto contrario del consigliere del Movimento 5 Stelle Danilo Cascone. Un’approvazione “quasi all’unanimità”, fa notare il sindaco metropolitano Luigi de Magistris, “segno – aggiunge – che quello spirito istituzionale al quale mi ero appellato qualche tempo fa si sta concretizzando e che si sta andando nella direzione giusta”. Queste le principali voci di spesa messe in campo dall’Ente per lo scorso anno, in cui è stato raggiunto il pareggio di bilancio: 150 milioni di euro per le scuole, 85 per trasporti e strade, 13 per l’ambiente. L’esercizio finanziario si chiude con un avanzo di 783 milioni di euro, di cui 380 vincolati e 403 liberi, e 310 milioni di euro in cassa.La cassa al 31 dicembre 2016 è stata calcolata in 311 milioni circa, superiore di circa 100 milioni rispetto al dato analogo del 2015, per la riscossione, da parte del Ministero dell’Interno, dei crediti certi, liquidi ed esigibili per totali circa 680 milioni, la cui seconda rata versata all’Ente di piazza Matteotti sulla base del piano di rientro per il 2016 è stata pari a 120 milioni di euro. Nel corso della seduta l’Assemblea ha approvato la modifica all’articolo 10 del Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi dell’Ente, gli indirizzi e le linee guida per le amministrazioni comunali in materia di edilizia residenziale, ha preso atto delle modifiche allo Statuto della Gesac spa e ha riconosciuto la legittimità di diversi debiti fuori bilancio, tra cui quello inerente al credito rifiuti vantato dal Comune di Tufino per 1 milione e 781mila euro. All’unanimità, invece, il Consiglio metropolitano ha detto sì a un ordine del giorno per scongiurare il licenziamento dei circa 90 dipendenti e la delocalizzazione del Salumificio Spiezia dello stabilimento di San Vitaliano e alla mozione per la riassegnazione del Parco Robinson, nel quartiere Fuorigrotta, alla Decima Municipalità di NAPOLI (Fuorigrotta, Bagnoli). I lavori sono terminati con la discussione sull’interpellanza relativa allo stato di agitazione del personale dipendente della Città Metropolitana causato dalla mancata erogazione del salario accessorio inerente alla performance a partire dal 2015.