Nocera Inferiore. Adescò una minore su Facebook e da semplici parole si passò a conversazioni più intime. E’ stato, per questo, condannato a cinque anni di carcere un commerciate di Nocera Inferiore accusato di aver perseguitato una minore e provando in un’occasione di abusare di lei sessualmente. La Suprema Corte ha respinto giorni fa il ricorso presentato dalla difesa, facendo di fatto diventare definitiva la condanna. L’inchiesta partì nel 2014 da un’attività della polizia postale, che aveva raccolto la denuncia di una ragazza di soli 13 anni. La minore aveva raccontato di comportamenti ossessivi, pedinamenti e messaggi minacciosi che le erano stati inviati dall’uomo, successivamente accusato dopo una perquisizione anche di possesso di materiale pedopornografico. Sono due gli episodi ritenuti utili dagli inquirenti ai fini probatori: il primo inerente ad un incontro tra l’uomo e la minore in un centro commerciale. In quell’occasione, il 45enne avrebbe tentato di avere rapporti sessuali con la vittima. La piccola riuscì però a fuggire. Il secondo episodio in spiaggia, con l’uomo che avrebbe seguito la ragazzina, che era insieme alla madre. Dopo averla osservata, le inviò diversi messaggi per metterla al corrente della sua presenza. In una fase successiva, giunsero anche le minacce, concretizzate con la richiesta di un video, con il quale la 13enne avrebbe dovuto compiere atti sessuali. Secondo il magistrato che firmò la richiesta d’arresto, la minore fu «utilizzata e manipolata, e nulla rileva l’eventuale consenso della stessa o il gradimento del gioco erotico preteso dall’indagato». Alla polizia postale, la famiglia raccontò delle pressioni, paure ed apprensioni che la ragazzina stava subendo da diverso tempo. Negli atti d’indagine, anche alcuni messaggi che meglio testimoniavano quello stato di forte ansia: «Mi lasceresti in pace? Ho sbagliato ma ti prego lasciami andare». Sia in primo che in secondo grado, l’uomo è stato condannato a 5 anni di pena. Sentenza divenuta, ormai, definitiva.
