Picchiarono a morte un autotrasportatore per rapinare la merce: scoperti dalla passione per il tifo

 

Quattro arresti per omicidio, sequestro di persona e rapina aggravata sono state eseguite  dalla Squadra mobile di Latina, a conclusione di un’attivita’ di indagine scaturita da una rapina che si era verificata la notte dell’11 giugno del 2015 ai danni di un autotrasportatore polacco, Rafal Sebastian Skryniarz. Il 27enne, vittima della rapina, era stato aggredito da un commando composto da cinque persone mentre dormiva nella cabina del suo camion nel parcheggio esterno di una ditta presso la quale doveva consegnare 1600 pneumatici nuovo. Poco dopo l’aggressione tre dei banditi si erano allontanati a bordo di un’utilitaria scura seguiti dall’autoarticolato a bordo del quale era rimasto il conducente del mezzo preso in ostaggio da due complici. La rapina era poi finita male e la vittima era poi stata rinvenuta priva di sensi lungo la via Appia, al chilometro 63. Aveva il volto ricoperto di sangue ed era stata immediatamente soccorsa e ricoverata in coma in ospedale. Il tir, ancora carico di merce, era stato invece ritrovato poco dopo sulla stessa strada. Nel corso del sopralluogo nella cabina del mezzo erano stati ritrovati alcuni indumenti, tra cui una maglia del Napoli, che hanno indirizzato le ricerche degli investigatori verso il capoluogo campano. Un anno dopo l’autotrasportatore era morto in Polonia, in ospedale, a causa delle gravi ferite riportate nell’aggressione. Le analisi comparative eseguite tra le tracce biologiche presenti sugli indumenti sequestrati e i profili di alcuni pregiudicati partenopei ha consentito agli investigatori rintracciare i responsabili. arrestati.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip Laura Matilde Campoli su richiesta del sostituto procuratore Marco Giancristofaro e sono a carico di Mario Amore, 46enne di Napoli, da oggi a Poggioreale, Alessandro Gargiulo, 40 anni detto Portobello anche lui di Napoli già detenuto nel carcere di Modena, Vincenzo Minichini, 31 anni sempre di Napoli, già recluso a Poggioreale, e Luigi Zinno, 40enne nativo di Napoli ma residente a Latina da oggi recluso ai domiciliari. Quest’ultimo avrebbe avuto il ruolo di palo-basista nell’organizzazione della rapina poi finita male.


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