“Io sono nato a Bagnoli, mio padre lavorava lì. Sarebbe stato utile trasformare quella zona in un’area naturalistica una volta appurato che non c’era più futuro per la siderurgia, invece il vittimismo, l’assistenzialismo hanno bloccato tutto e tutti. La situazione è paradossale e kafkiana, non solo lì. Bisogna stringere i denti e darsi da fare. Bisogna far capire ai partiti che le loro scaramucce non ci interessano più: devono trovare una soluzione per il lavoro”. Lo ha detto Edoardo Bennato introducendo il brano ‘Vendo Bagnoli’ sul palco del concertone del Primo Maggio. “Bagnoli è in vendita, Napoli è in vendita, il Sud è vendita”, ha gridato durante l’esecuzione del brano.