Salernitana: c’è tanto da fare

Dopo 365 giorni netti miglioramenti dei risultati sportivi ma l’ansia con coefficienti diversi si sposta sull’argomento assetti societari. Lotito, la candidatura alla presidenza della Lega B, la cessione del suo 50% in caso di elezione, l’interrogativo tra il proseguire solo con Mezzaroma o far entrare soci di minoranza come Longarini. Tutto arzigogolato. La questione sarà risolta solo a luglio. Nel mentre, c’è da metter mano alla costruzione della squadra. Fabiani non è ufficialmente confermato ma lavora per il 2017-18. A metà settimana entrante incontrerà a Roma la proprietà per accordarsi sul proprio rinnovo, sul ritiro di Roccaporena (s’attende il nero su bianco) e sulla conferma di Bollini, che sarà protagonista di successivi face to face. E poi il mercato, ancora in fase embrionale ma già con idee all’orizzonte. Prima però bisogna pensare a chi c’è già, chi resterà, chi rientrerà e chi sarà ceduto. La situazione portiere merita attenzione: Rosti e Terracciano in partenza, Iliadis ha ancora il contratto ma è acerbo e il titolare Gomis tornerà al Torino, che cerca sostituti dei partenti Hart e Padelli. L’italo-senegalese chiede una possibilità in A ma il Toro sarebbe su Sirigu (Psg) che, assieme al baby Milinkovic, gli chiuderebbe ancora spazi. Ecco perché Fabiani tenterà il pressing per convincere Gomis a restare, magari per centrare la promozione a Salerno. Ma è dura e non mancano le alternative, con in testa Vigorito (90′), che si svincola dal Vicenza. Delicata la questione attacco. Tutto ruota attorno a Coda: scadenza 2020, l’agente registra numerose proposte dalla Serie A e spera nella promessa Lazio fatta da Lotito. Che, tuttavia, vorrebbe tenere il giocatore a Salerno o, comunque, non cederlo per meno di 3 milioni. Discorso diverso per Donnarumma, fuori dai piani tecnici del quasi riconfermato Bollini: chiare le dichiarazioni rese dal giocatore e dal suo agente nei mesi scorsi, si procederà alla cessione. Avellino capofila dei club alla finestra. Rosina (2020) resta. Joao Silva ha ancora un anno ma dovrebbe partire, Improta torna al Genoa per fine prestito, Sprocati sarà riscattato e firmerà un biennale con opzione. Stessa formula per Busellato, siamo alla mediana. Con lui, Odjer (2020) può esser punto di ripartenza ma vanta estimatori: in caso di offerte golose la società potrebbe valutarne la cessione, mentre Minala (col suo «torno alla Lazio, vedremo cosa accadrà» di fine anno) ha fatto capire di voler provare a restare in biancoceleste. Ma la parola di Bollini potrebbe riportarlo presto a Salerno. Complicato il caso di Zito: contratto al 2019, l’ex irpino vuol restare ma per la società i costi sono alti. C’è rischio braccio di ferro. Della Rocca (2018) tenta approcci per un rinnovo, la conferma non è certa: sarà ceduto in caso di proposte allettanti. Ronaldo ai saluti, la Lazio lo girerà altrove. Indecifrabile Grillo, mai in campo e contratto in scadenza: situazione analoga negli ultimi due anni e vincolo sempre prolungato. Stavolta può andare a giocare altrove. Difesa. Gli agenti di Bernardini e Tuia, entrambi col contratto fino al 2018, saranno convocati per discutere i rinnovi. Stessa scadenza per Schiavi, inserito nella lista dei partenti. Si proverà a trovare una soluzione, anche perché l’ingaggio del cavese lievita: spalmatura e nuova chance in granata oppure cessione. Mantovani (2020) ha dimostrato stoffa ma Bollini l’ha impiegato col contagocce, potrebbe andare a fare esperienza in prestito. Vitale (2019) e Perico (2018) restano. Quest’ultimo viaggia verso le 34 candeline, come il collega Colombo due anni fa potrebbe onorare il contratto. Ai saluti Luiz Felipe e Bittante (fine prestito rispettivamente da Lazio ed Empoli). Infine i 97 di rientro dai prestiti in D: tra quelli che hanno giocato di più Patella (Gladiator, portiere), Tarallo (Nardò, terzino), Infante (Gragnano, centrocampista) e Cappiello (punta, 10 gol alla Gelbison).


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