Salernitana: che fine hai fatto ?

In un colpo solo la Salernitana di Bollini, tanto apprezzata nel recente passato, è sparita come per magia. Ma la colpa non può e non deve essere solo dei torti arbitrali subiti, che ci sono stati e hanno inevitabilmente anche influito (gol annullato a Joao Silva con il Bari, rigore subito contro il Frosinone, altro rigore fischiato contro ma in quel di Carpi). Come detto, infatti, c’è tanto altro dietro alla resa della Salernitana, incapace anche di aprire l’ombrello per provare a ripararsi. Di trovare, quindi, la soluzione migliore per non farsi trasportare dal maltempo di notizie. A peggiorare, poi, la situazione una serie quasi infinita di cartellini, gialli e rossi. Proprio per non farsi mancare nulla. E pensare che, fino alla fine del girone di andata, la Salernitana era la squadra meno cattiva dell’intero torneo cadetto, dopodiché la metamorfosi. Di fatto un ritorno al passato. Non solo nei numeri, ma soprattutto nelle ingenuità che hanno determinato i vari rossi: 10, per l’esattezza, dopo quello rimediato da Odjer sabato pomeriggio a Carpi (il secondo stagionale per il ghanese), una lunga lista nella quale figurano anche Vitale, Mantovani, Schiavi, Tuia, Minala (anche per il camerunense sono due), Zito e Coda. Un insieme di sanzioni che in un colpo solo hanno fatto fare alla Salernitana il percorso inverso. Già. Perché tolto il Brescia, per le rondinelle sono 11 le espulsioni, i granata sono diventati ora la squadra più cattiva. E non solo. La lucidità, infatti, è venuta meno anche sotto altri punti di vista. Un esempio? In zona gol. Sia chiaro l’attacco non è mai stato l’arma in più, ma da qualche tempo le cose si sono aggravate. Lo dicono i numeri, spietati. Nelle ultime otto giornate la Salernitana è stata una delle meno produttive offensivamente parlando: appena quattro le reti realizzate (Rosina contro Pisa e Latina, Sprocati contro il Latina, Coda su rigore contro il Frosinone).  

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