Salernitana: il derby dell’orgoglio

La settimana del derby per la Salernitana è cominciata ieri. Dopo la sconfitta di Carpi, squadra in campo al Mary Rosy per mettere nel mirino la sfida con l’Avellino che non vale più di tanto per la classifica almeno non per i granata, perché i lupi devono ancora blindare la salvezza ma che non potrà essere affrontata senza la giusta determinazione. I tifosi, che al Cabassi hanno applaudito Rosina e soci, reduci da una sola vittoria nelle ultime sette giornate, ora chiedono una prestazione all’altezza. Se la contestazione seguita alla sconfitta con la Spal fece scattare la molla dell’orgoglio e consentì alla Salernitana di sfiorare l’impresa a Benevento, dove, sebbene in dieci fin dal primo tempo, arrivò ad un soffio dalla vittoria, ora gli elogi per il buon finale di stagione non devono annacquare motivazioni e voglia di chiudere in bellezza. Sabato, contro l’Avellino, da cui all’andata subì tre ceffoni in pieno viso, la Salernitana dovrà scendere in campo col piglio e la fame che l’hanno accompagnata nel momento migliore della stagione quando, a partire proprio da un derby, quello di Benevento, Coda e compagni intrapresero una serie di risultati positivi sei grazie ai quali si sarebbero allontanati dalla zona playout per affacciarsi a ridosso di quella playoff. Fallito l’aggancio all’ottavo posto, ora la Salernitana deve provare a restare nella parte sinistra della classifica ritrovando il successo che manca dal match con il Latina. Dopo due sconfitte di fila, ai granata i tifosi chiedono un nuovo scatto in avanti. I lupi non sono ancora al sicuro, la rivalità tra le due tifoserie è sentita e, dunque, il derby dovrà essere partita vera. Per giunta, la società di Mezzaroma e Lotito ha deciso di indire la giornata granata fidando nella passione della gente che non vorrà mancare all’appuntamento. Ed allora, al derby bisognerà arrivare carichi e preparati. Bollini vuole congedarsi, almeno per questa stagione, dal pubblico dell’Arechi con una vittoria che riscatti il ko dell’andata, figlio anche di alcune sue scelte discutibili come quella di preferire Joao Silva, ai box per un infortunio alla caviglia, a Donnarumma, puntualmente in gol al Partenio non appena fu buttato nella mischia. L’altro marcatore di quel derby prenatalizio per la Salernitana fu Busellato, in ripresa dopo oltre due mesi senza campo, e candidato ad un posto in panchina. Per la gara di sabato mancherà lo squalificato Odjer, espulso a Carpi, mentre rientreranno dalle rispettive squalifiche Minala e Vitale. Per la gara di sabato Bollini dovrebbe tornare al 4-3-3 dopo aver sperimentato la difesa a tre contro il Carpi. Per il derby con l’Avellino Perico tornerà a giocare da terzino puro sulla corsia destra, la coppia centrale sarà composta da Tuia e Bernardini, mentre a sinistra tornerà a spingere Vitale. Pochi dubbi a centrocampo dove la coperta resta corta: Minala riprenderà il suo posto dopo il turno di stop, Ronaldo sarà il regista e Zito, ex di turno, presidierà la zona di centro- sinistra. Rosina, Coda e Sprocati sono i favoriti per la composizione del tridente. Oggi e domani il gruppo granata farà gli straordinari: Bollini ha previsto due doppie sedute al fine di mantenere alta la concentrazione e di far recuperare ai suoi lo smalto di qualche settimana fa. Probabile che in settimana la squadra riceverà la visita dei tifosi, desiderosi di far comprendere al gruppo quanto sia importante la gara di sabato al di là delle implicazioni di classifica. Prima del match di andata la società aprì le porte del Volpe dove alcune centinaia di supporters si ritrovarono per incitare i granata in vista della trasferta del Partenio. Non è da escludere che anche prima del match di ritorno lo stato maggiore granata non valuti una iniziativa del genere. Centrata in anticipo la salvezza, accarezzato per qualche settimana il sogno playoff, ora la Salernitana ha l’obiettivo di chiudere bene la stagione, onorando fino alla fine il campionato e la maglia. Nel derby non saranno in ballo punti pesanti, ma sarà vietato perdere l’onore.


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