Briefing Bollini-Fabiani per salutarsi e mettere le basi su quel che potrebbe essere, sulla linea della continuità . La Salernitana attende l’esito delle elezioni di domani in Lega B per mettere in moto la macchina 2017-18: senza i sì di Mezzaroma e soprattutto Lotito non si fanno passi. I copatron – uno da consigliere di lega e sponsor del socio-cognato, l’altro da candidato alla poltrona – sono indaffarati in campagna elettorale. L’antagonista è Andrea Corradino, vicepresidente uscente e rappresentante dello Spezia. Domani a Milano l’infuocata assemblea: in caso di vittoria Lotito dovrebbe cedere il 50% della Salernitana a Mezzaroma (o altri), viceversa si ritufferebbe sul cavalluccio. Coi soliti tempi. Ma occhio al possibile nulla di fatto: un’ennesima fumata grigia accelererebbe l’ipotesi commissariamento e gli extra politico-sportivi per Lotito. Che punterebbe a ottenere dalla Figc un ultimatum che scada dopo il 1° luglio, andando al voto con neo-retrocesse dalla A e promosse dalla Lega Pro: con loro (e senza Frosinone, capo dell’opposizione, e seguaci) le chances aumenterebbero. Venerdì il consiglio federale accoglierà il nuovo presidente di lega. Oppure darà il famigerato ultimatum. Le conferme di Bollini e Fabiani – ieri sera il diesse era al Vigorito per assistere a Benevento-Spezia – sono vicine ma occorre attendere Lotito. «Ho un accordo verbale col presidente, non cerco proclami e conferme», ha spesso ribadito il mister. Sarebbe pronto per lui il contratto per un altro anno e opzione di rinnovo in caso di playoff. Per continuare a Salerno, il ds dovrebbe declinare le proposte avute in queste settimane (Palermo ma anche l’ambiziosa Sambenedettese). Ieri mattina Fabiani ha ricevuto in sede Bollini per un lungo briefing: partendo dal sunto della stagione, la discussione s’è sviluppata attorno agli obiettivi. Cosa vuol fare la Salernitana da grande? Nell’era Lotito-Mezzaroma in ogni stagione s’è migliorato il risultato di quella precedente. E così l’ambizione comune sarebbe quella di centrare almeno gli spareggi promozione. Al di là del discorso rosa, nel fitto face to face l’allenatore avrebbe evidenziato punti organizzativi e riguardanti le strutture (non è il primo) da rivedere per poter alzare l’asticella. Sulla stessa lunghezza d’onda Fabiani, che la prossima settimana incontrerà la proprietà per mettere un punto. E andare a capo, eventualmente per continuare a scrivere. Magari a quattro mani con Bollini. Il ds intanto lavora sotto traccia già per la stagione ventura. Tengono banco i rinnovi dei contratti in scadenza 2018. In primis quello di Bernardini: ci sarebbe già stato un approccio, le parti si riaggiorneranno ma filtra fiducia. Idem per Tuia. Sprocati e Busellato saranno riscattati. Si proverà a convincere anche Gomis, in prestito dal Torino: il portiere vorrebbe misurarsi con la massima serie ma in cadetteria dà priorità alla Salernitana. C’è quindi da attendere. Perico e Della Rocca dovrebbero essere confermati e andare in scadenza. Verso l’addio invece Donnarumma e Schiavi, anche loro con scadenza 2018. Per quest’ultimo automatico l’aumento d’ingaggio al terzo anno di vincolo, nonostante abbia giocato solo 25 partite in due stagioni. In forse Zito (2019), da affrontare a parte le ambizioni di Serie A di Coda (2020). Discorso ritiro. In queste ore scade l’opzione per confermare Sarnano come meta del precampionato ma si valuta un ritorno tra Roccaporena e Cascia (quest’ultima ipotesi è favorita).