Sanità, chiudono due postazioni del 118 a Napoli: da lunedì assistenza dimezzata e autisti dirottati negli uffici

Napoli. I vertici dello Smi-Sindacato dei medici italiani, regionale della Campania e nazionale, esprimono “unanime condanna in merito alla prevista soppressione di ben due postazioni del 118 nella città di Napoli“. Si tratta di un “duro colpo” di fronte al quale la sigla sollecita “le istituzioni locali, il sindaco De Magistris, il presidente della Regione De Luca, a intervenire sulla Asl Napoli 1 centro affinché il servizio 118 a Napoli non venga tagliato e ridotto in termini di uomini e mezzi disponibili per garantire la emergenza sanitaria in città”. La Asl Napoli 1 centro – si legge nella nota – ha soppresso, con decorrenza dal 22 maggio, le postazioni di Corso Europa e degli Incurabili. “L’interruzione del servizio determinerà gravissimi disagi alla cittadinanza, anche considerando che nel capoluogo partenopeo il 118 opera già in grande affanno e spesso di notte è costretto a utilizzare la continuità assistenziale per sopperire alla mancanza di mezzi”, sottolineano dallo Smi. Duro il commento del responsabile Est e 118 Smi della Campania, Gennaro Bassano: “Integrazione Ospedale Territorio Emergenza di Napoli Centro 1, diretta da Ercole Rossi, con questo intervento di fatto nega il diritto alla salute dei cittadini napoletani con un affondo mortale all’assistenza erogata dal personale medico e infermieristico del 118 anche per le restanti ambulanze in servizio sul capoluogo campano, già in condizioni strutturali e ambientali difficili. Con la nota n. 570 di ieri 18 maggio – riferisce Bassano – il direttore abolisce dal prossimo lunedì completamente il soccorso sanitario di base, per i codici verdi di bassa gravità, in un’area che va dal centro storico alla collina del Vomero, sopprimendo le postazioni denominate Incurabili e corso Europa, che ricade sulle già poche ambulanze medicalizzate, destinate ai codici rossi e gialli di maggiore gravità (12 in tutto contro le 24 previste dagli standard territoriali) ed esponendo i cittadini al rischio di un mancato soccorso, perché impiegate in interventi inappropriati, soprattutto nelle ore notturne. L’ambulanza di soccorso Pietravalle h24 e Carlo III h12, insieme a Bagnoli h12, tenteranno quindi di assicurare la tenuta di quel modello assistenziale e professionale ad equa distribuzione territoriale già violentato dai precedenti tagli”. “Fiduciosi in una pronta inversione di rotta e nelle capacità organizzatrici del direttore Ercole Rossi, che sappiamo essere in attesa di suggerimenti – conclude Bassano – Smi resta vigile a difesa dei diritti dell’utenza e dei professionisti responsabili di un servizio fondamentale per la qualità stessa della continuità dell’assistenza”.

Proteste e appelli anche del consigliere Regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: “Da lunedi’ 22 maggio il territorio dell’Asl Napoli 1, che comprende Napoli e Capri, sarà coperta con solo 13 ambulanze del 118, di cui una a Capri, quindi l’intero capoluogo potra’ contare solo su 12 ambulanze nel corso delle ventiquattrore, rispetto alle 19 disponibili fino a qualche tempo fa, prima della prima riduzione, ed è assurdo visto che, stando a numerose denunce, ci sarebbero decine di autisti che, invece, di essere impiegati per il lavoro per cui sono stati assunti, sono stati dirottati negli uffici”. Borrelli, componente della Commissione sanità, ha ricordato che “la riduzione delle ambulanze è dovuta al rispetto delle direttive europee che impediscono l’accumulo di oltre 48 ore di straordinario per i dipendenti del comparto sanità e, per questo mese, molti degli autisti hanno già superato questo limite”. “Tra l’altro, continuano a restare ferme anche le ambulanze rianimative dell’Asl Na 1 e, a questo punto, bisognerebbe capire che stanno facendo gli autisti che le guidavano e per quale motivo non sono messi a disposizione delle ambulanze del 118″ spiega Borrelli per il quale “a volte basterebbe una maggiore organizzazione del lavoro per evitare disagi e rischi per la salute dei cittadini e, invece, nella sanità campana continua a regnare l’incertezza perchè il ministro Lorenzin continua a perdere tempo e a non nominare il nuovo Commissario”. “Il Ministro, la settimana scorsa, aveva annunciato a brevissimo la nomina del nuovo Commissario ma, a quanto sembra, era una promessa da marinaio visto che tra poco festeggeremo 2 mesi dalle dimissioni di Polimeni” ha concluso Borrelli per il quale “siamo di fronte a un modo di fare che, a nostro avviso, è inaccettabile sia dal punto di vista istituzionale che politico perchè non possiamo accettare che, per giochi di potere del Ministro, la Campania sia abbandonata al suo destino”. 


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