Di nuovo in azione i signori del racket a Sant’Antimo. Una bomba carta di grosse dimensioni ha fatto saltare l’altra notte la serranda di una macelleria in via Trieste e Trento. Il boato è stato tremendo, avvertito anche a distanza. I danni sono rilevanti. Sul posto carabinieri e vigili del fuoco. Il titolare ha spiegato di non aver avuto alcuna minaccia e che non riesce a spiegarsi il gesto. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Giugliano agli ordini del capitano Antonio De Lise. I militari stanno cercando di accertare se vi sono eventuali collegamenti con i colpi di pistola e poi l’attentato dinamitardo contro il negozio “L’angolo di Luisa” in via Garibaldi di proprietà di una quarantenne con precedenti. La donna e’ la compagna di un quarantenne latitante del clan Ranucci. Pochi giorni prima nello stesso negozio ci fu un agguato camuffato da una finta rapina. I banditi ferirono la donna, che è la compagna del latitante Filippo Ronga, alla testa e poi spararono nelle vetrine. Ora la bomba carta contro la macelleria. I carabinieri stanno cercando di capire se attraverso i filmati di telecamere pubbliche e private poste lungo la zona dell’attentato si possano avere elementi utili alle indagini. Si teme una recrudescenza criminale anche alla luce del vuoto di potere determinatosi con l’arresto di tutti i boss. Qualcuno tra le nuove leve della camorra di Sant’Antimo vuol fare sentire il suo “peso” in vista delle prossime elezioni.