Dal regista Ferzan Ozpetek, a Francesco De Sanctis, accademico dei Lincei, e Isaia Sales,ex parlamentare ed editorialista. Napoli si mobilita per Paolo Giulierini, direttore del Museo archeologico nazionale fino a ieri, quando una sentenza del Tar Lazio ha annullato la sua e altre quattro nomine. A decine arrivano le firme di intellettuali e docenti universitari napoletani e non per una lettera aperta che chiede di reintegrarlo nel ruolo. “Sebbene i tribunali amministrativi ci abbiano da tempo abituato a sentenze inaspettate, non di rado remote dal buon senso, i sottoscrittori di questo documento non intendono commentare l’ultimo pronunciamento del TAR del Lazio che ha annullato la nomina di Paolo Giulierini a direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La questione sulla quale si intende richiamare l’attenzione e’ un’altra. Ed e’ una questione eminentemente politica. Ha a che fare con il danno incalcolabile che questa decisione produce, con l’impatto deleterio sulla citta’ (e sul momento felice che sta vivendo, proprio sul fronte del turismo culturale)”, l’incipit della lettera. Che ricorda come in questi due anni scarsi di direzione, “Paolo Giulierini ha restituito il Museo a Napoli e Napoli al Museo. Non solo in termini quantitativi: i dati sull’ affluenza sono eloquenti. Ma soprattutto in termini di qualita’ del rapporto con il pubblico. Con la sentenza, tutto questo e’ vanificato”. Altra questione posta, e’ quella del “profilo di un direttore di museo, le competenze che gli vengono chieste. Essenziale e’ il possesso di capacita’ di gestione e di progettazione. Altrettanto importante la capacita’ di interlocuzione con il contesto. Queste doti, Paolo Giulierini, le ha subito evidenziate: con risultati che solo la massima disonesta’ intellettuale, o la cecita’ degli ottusi, potrebbe negare”.