Truffavano gli anziani fingendosi carabinieri e avvocati: nei guai banda di napoletani

Nella rete dei carabinieri del Norm di Osimo finiscono altri individui coinvolti nell’ inchiesta aperta “sciacalli”, portata a termine lo scorso febbraio. Le prime indagini avevano portato all’ individuazione di una banda di napoletani, tutti arrestati, negli sviluppi dell’ inchiesta sono state denunciate altre persone ritenute responsabili di nuove truffe ai danni di persone anziane. Domenica mattina è stato denunciato in stato di libertà per il reato di truffa aggrava continuata in concorso con altri complici in via di identificazione V.G., 34enne, già arrestato. A suo carico sono emersi elementi che lo collegano alla truffa ai danni di un 72enne di Jesi. Ha approfittato della cecità della donna, avrebbe raggiunto la casa della vittima spacciandosi per carabiniere prima e poi per l’avvocato. Una volta recatasi a casa della donna si è fatta consegnare la somma di di 1.000 euro, come corrispettivo per la mediazione a seguito di un sinistro stradale inesistente subito dal nipote 18enne della pensionata.

 

Gli stessi carabinieri, successivamente, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura di Pesaro sempre per il reato di truffa aggravata continuata in concorso con altri complici in via d’identificazione, M.P., 42enne nato e residente a Napoli, già noto alle forze dell’ordine ma sconosciuto per questa inchiesta. E’ stato accertato che lo scorso 10 febbraio l’uomo, con la stessa tecnica, avrebbe telefonato a vittime tra Fossombrone e Pesaro, qualificandosi come carabiniere o avvocato e facendosi consegnare denaro e preziosi del valore complessivo di 10.000 euro circa, per risolvere incidenti stradali occorsi a loro familiari, in realtà mai avvenuti. Gli operatori delle forze del’ordine non effettuano mediazioni ne’ chiedo- no denaro per risolvere questioni di carattere civile e penale.

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