Rifiuti spiaggiati. I dati Beach Litter 2017 di Legambiente e gli eventi di Spiagge e Fondali puliti
Un week-end di pulizia per gli arenili, fondali e spiagge campane. Al via la campagna Spiagge e Fondali puliti – Clean up the Med di Legambiente. Dal 26 al 28 maggio in tutta la Campania in decine di località volontari di tutte le età ripuliranno gli arenili dai rifiuti spiaggiati per ribadire, insieme a Legambiente, l’importanza di una maggiore tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino. Ad oggi rifiuti di ogni forma, genere, dimensione e colore, frutto della cattiva gestione a monte e dell’abbandono consapevole, continuano ad invadere le spiagge: buste, reti per la coltivazione di mitili, tappi e scatole di latta, mozziconi di sigaretta, bottiglie e flaconi, cotton fioc; per non parlare di quelli che si trovano in mezzo al mare come le microplastiche o quelli che si depositano sul fondale; tutti mettono in serio pericolo la biodiversità.
La conferma arriva dai dati dell’indagine Beach Litter 2017, condotta da Legambiente, che ha monitorato nel mese di maggio 25 spiagge campane per un totale di 69mila metri quadrati, rilevando una media di 686 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia per un totale di 17.161 rifiuti spiaggiati. E anche quest’anno la regina indiscussa dei rifiuti spiaggiati sulle spiagge campane rimane la plastica con il 78%.
La situazione più critica è stata rilevata sulla spiaggia Oasi dei Varicone di Castel Volturno dove è stato trovato il più alto numero di rifiuti: 2102 rifiuti in 100 metri. Dei rifiuti rinvenuti, il 78% riguarda materiale in plastica. Maglia nera anche per la spiaggia libera Foce Tusciano di Battipaglia con 1565 rifiuti in 100 metri di spiaggia, di cui 77% dei rifiuti monitorati è plastica. Segue la spiaggia Lungomare Colombo di Salerno dove in 100 metri di spiaggia sono stati rinvenuti 1436 rifiuti, di cui il 41% rappresentato da mozziconi di sigarette. Da segnalare le tre spiagge campane con meno rifiuti ritrovati: la spiaggia di Mondragone con 38 rifiuti in 100 metri; la spiaggia di Piano di Velia di Ascea con 62 rifiuti in 100 metri e Lido Venere ad Agropoli con 104 rifiuti in 100 metri di spiaggia.
Cause rifiuti spiaggiati – Cattiva gestione dei rifiuti urbani (62%) e mancata depurazione (4%) sono tra le principali cause che portano le spiagge ad essere invase dai rifiuti di ogni tipo. La cattiva gestione dei rifiuti urbani (scorretta gestione dei rifiuti a monte, attività turistiche e ricreative, abbandono consapevole) è responsabile di oltre la metà dei rifiuti presenti sulle spiagge campane. A far la parte da leone tra gli oggetti trovati sulle spiagge monitorate ci sono gli imballaggi (34%). Il 19% è legato poi ad uno scorretto smaltimento dei prodotti legati al fumo (pacchetti, accendini e mozziconi di sigaretta).
L’inefficienza dei sistemi depurativi, denunciata da tanti anni da Goletta Verde si ripercuote anche sulla presenza dei rifiuti sulle spiagge, responsabile della presenza del 4% del beach litter sulle spiagge campane monitorate (bastoncini cotonati, blister di medicinali, contenitori delle lenti a contatto, piccoli aghi da insulina, assorbenti e altri oggetti di questo tipo). La principale responsabilità va ricercata nelle carenze del sistema di depurazione italiano, ma anche nella cattiva abitudine dei cittadini di buttare i rifiuti urbani nel wc, a partire dai cotton fioc che rappresentano il 65% dei rifiuti riconducibili a questo problema e che poi si ritrovano sugli arenili andando a comporre un “tappeto multicolore” di bastoncini.