Era accusato di aver incendiato l’auto dei vicini e per questo che nel febbraio scorso era stato anche fermato dai carabinieri. Ma il giudice Luisa Crasta del Tribunale di Torre Annunziata lo ha assolto per non aver commesso il fatto. Francesco Cariello di Lettere, difeso dall’avvocato Roberto Attanasio, ha visto così finire il suo calvario giudiziario nel giro di quattro mesi grazie anche alla tenacia del suo avvocato che aveva sempre creduto nella sua innocenza. Ma nonostante ciò il pm Aprea aveva chiesto per il giovane di Lettere una condanna a due anni e 4 mesi di carcere. I fatti risalgono al febbraio scorso quando in via San Lorenzo a Lettere scoppiò un incendio che distrusse due auto parcheggiate in strada. Dalle indagini effettuate dai carabinieri e dalla visione delle immagini del sistema di video sorveglianza privato di uno dei proprietari delle auto incendiate si era notato chiaramente una persona, il cui volto però non era visibile, prima rompere il finestrino lato guida dell’auto e poi cospargere di benzina il lunotto e darvi fuoco. Le fiamme si erano propagate anche ad una seconda auto, danneggiandola seriamente. I carabinieri in mattinata fermarono il figlio di un vicino, Francesco Cariello, trovato in possesso di una tanica di benzina. Dalle indagini però non è mai emersa la certezza che fosse lui l’autore dell’incendio nonostante tra le famiglie vi fosse un contenzioso civile e penale. Una serie di contraddizioni fatte emergere dall’avvocato Attanasio hanno fatto si che Cariello fosse assolto per non aver commesso il fatto.