Addio a Paolo De Crescenzo: e fu subito mito…

“Per esperienza personale ricordo che il nostro allenamento negli anni ’60 e ‘70 era fissato tutte le mattine alle 7 alla piscina del Circolo Canottieri e cosa importante all’epoca l’impianto non era coperto. Per cui anche in pieno inverno si nuotava all’aperto con il Vesuvio imbiancato. Il nostro allenatore Fritz Dennerlein dopo l’allenamento ci faceva trovare una tazza di latte caldo. Dopo l’appuntamento mattutino c’era il doppio allenamento serale presso la piscina Scandone. Sicuramente bisogna rinunciare a qualcosa ma dei miei compagni molti sono diventati professionisti affermati di cui due notai, un direttore di banca, ingegneri, medici, tutti laureati compreso me. Il sacrificio, la volontà e lo spirito di gruppo condiziona positivamente anche altri aspetti della vita”. 

E’ morto chi ha fatto la storia della pallanuoto napoletana, italiana, europea, mondiale e olimpica. Addio a Paolo De Crescenzo. Alto, abbronzato, sempre sorridente, assieme al fratello Massimo era cresciuto nella Canottieri Napoli sotto la guida del Fritz Dennerlein, esordì in prima squadra nel 1965, iniziando la sua militanza in quel gruppo che dominò l’Italia della pallanuoto negli anni settanta, vincendo 4 scudetti e la Coppa dei Campioni. La sua carriera da allenatore inizia nel 1983. Arriva sulla panchina del Posillipo a soli 33 anni e conquista subito le simpatie dell’ambiente. La storia sportiva di De Crescenzo da quel momento ha un’impennata collezionando solo successi: 9 scudetti, 2 Coppe delle Coppe, 2 Coppe Italia e soprattutto 2 Coppe dei Campioni oltre che la Supercoppa Europea, vinti fino al 2002 (tranne una breve parentesi fra il 1988 ed il 1990) lo rendono uno degli allenatori più titolati della pallanuoto italiana. Nel biennio 2003-05 ha anche guidato la Nazionale, vincendo la medaglia d’argento a Barcellona imbattuti per tutto il torneo perdendo la finale ai supplementari con l’Ungheria, proclamata come squadra più forte di tutti i tempi. Ritorna per un altro biennio al suo amato Posillipo, ritirandosi poi definitivamente nel 2007. Nell’estate 2013 viene contattato dall’Acquachiara Napoli e accetta l’incarico di guidarla nel massimo campionato italiano e nella prima avventura in Champions League della giovanissima formazione campana.


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