Infiltrazioni negli enti locali: boom di scioglimenti dall’inizio dell’anno. Sono già 13 le amministrazioni locali sciolte per infiltrazioni della criminalità organizzata: era dal biennio 2012-2013 che non si registrava un così elevato numero di enti sciolti ai sensi dell’articolo 143 del testo unico sugli enti locali. Ad aggiornare il dato è “Avviso pubblico”, dopo che la settimana scorsa il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento dei comuni di Castelvetrano in provincia di Trapani – nel quale si sarebbero dovute svolgere ieri le elezioni – e Sorbo San Basile in provincia di Catanzaro. “In Parlamento – ricorda Avviso Pubblico, che ha pubblicato sul proprio sito una sezione ad hoc con grafici e dati statistici aggiornati – sono state presentate numerose proposte di legge volte a modificare la disciplina vigente, anche al fine di rendere più efficace l’azione di ripristino della legalità; la stessa Commissione Antimafia si è interessata più volte di tale fenomeno con riferimento alla situazione di Roma e del Lazio, di Quarto, Catania, nonchè di alcuni comuni sciolti per mafia (Scafati, Platì, Ricadi, Badolato, Scalea, Battipaglia) formulando anche proposte di riforma della materia. Recentemente sono stati ascoltati i prefetti di Trapani, Reggio Calabria e Napoli al fine di approfondire l’analisi di alcune amministrazioni, sciolte per mafia negli anni scorsi – come Bovalino, Bagnara Calabra, Arzano, Torre Annunziata – in previsione del nuovo turno elettorale”.