Apre in provincia di Avellino un nuovo carcere per detenute madri

Apre in Campania un nuovo istituto a custodia attenuata per detenute madri (Icam). Lo comunica il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria dopo i lavori di riconversione dell’ex istituto a custodia attenuata per tossicodipendenti di Lauro, in provincia di Avellino. Con l’apertura dell’istituto di Lauro, le Icam presenti in tutta Italia sono 5: ci sono anche Milano (con 10 posti), Torino (11 posti), Senorbi’ Cagliari (6 posti) e Venezia (11 posti) per una disponibilita’ complessiva di 73 posti, allo stato sufficienti a ospitare tutte le detenute madri con figli fino a 6 anni. L’Icam di Lauro potra’ accogliere 35 donne con figli di eta’ non superiore ai 6 anni, che avranno a disposizione piccoli bilocali per 2 madri e 2 bambini. Prevista la zona notte, con 2 letti, 2 culle e un armadio e l’area giorno con angolo cottura e un servizio igienico. I corridoi di accesso alle camere sono stati pensati – spiega il Dap – come luoghi collettivi e sono anch’essi arredati, in modo da creare ulteriori spazi vivibili durante il giorno. L’istituto e’ dotato di sistemi di sicurezza non percepibili dai bambini, poiche’ nascosti alla loro vista con opportuni accorgimenti. Lo spazio colloqui e’ stato pensato come un unico grande ambiente, dove i bambini incontreranno i familiari in visita e sara’ utilizzabile anche per le attivita’ comuni durante il periodo invernale. L’area colloqui diventera’ quindi un luogo condiviso per giocare, vedere la televisione, svolgere attivita’ comuni e festeggiare le ricorrenze religiose e personali. Le aule, il refettorio e la cucina sono stati pensati come importanti spazi della quotidianita’, fondamentali per la socializzazione, mentre il laboratorio e la sala computer potranno essere utilizzati per corsi scolastici e di formazione delle madri, durante le ore di scuola dei bambini, e come aula polivalente. Lo spazio esterno, compreso tra le 2 sezioni, e’ stato allestito come un parco giochi, utilizzabile dalle mamme e dai bambini per le attivita’ socio-ricreative ed educative. Il progetto e’ stato redatto dall’ufficio tecnico del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria della Campania, con il supporto della facolta’ di Architettura dell’Universita’ ‘Federico II’ di Napoli. I lavori di riconversione edilizia sono stati avviati nel 2014 e si sono conclusi nell’estate 2016, per poi procedere all’acquisto degli arredi per le stanze di pernottamento e per le attivita’ comuni. 


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