Arrestato per droga, picchiato da un altro detenuto appena arriva in carcere

Picchiato in carcere e costretto alle cure mediche il pregiudicato Gaetano Glielmi arrestato due giorni fa dai carabinieri insieme con Antonio Busillo perché accusato  di aver organizzato un traffico di droga nei comuni della piana del Sele e nel basso salernitano. E’ avvenuto all’interno del settore Alta sicurezza 3 del carcere di Fuorni durante l’ora di svago. L’aggressore, poi bloccato dalle guardie carcerarie è stato messo in isolamento. All’origine dell’aggressione vecchi rancori legati al traffico di droga.

Sulla vicenda è intervenuto il segretario nazionale Sappe, Emilio Fattorello: “Si sono fronteggiati con calci, pugni e lancio di oggetti. Se non fosse stato per il tempestivo interno dei poliziotti penitenziari le conseguenze della rissa potevano essere peggiori. I baschi azzurri della polizia penitenziaria di Salerno sono stati dunque bravi a evitare gravi conseguenze”.
Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, usa parole forti: “La rissa nel carcere di Salerno conferma che tenere i detenuti a non far nulla, anche nei momenti previsti di socialità, può essere grave e pericoloso. Ma deve fare seriamente riflettere anche sulle pericolose condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari, che ogni giorno di più rischiano la propria vita nelle incendiarie celle delle carceri italiane. Le carceri sono più sicure assumendo gli agenti di polizia penitenziaria che mancano, finanziando e potenziando i livelli di sicurezza delle carceri. Altro che la vigilanza dinamica, che vorrebbe meno ore i detenuti in cella senza però fare alcunchè. Le idee e i progetti dell’amministrazione penitenziaria, in questa direzione, si confermano ogni giorno di più fallimentari e sbagliati”.

(Nella foto Gaetano Glielmi)

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