Avellino: incontri senza accordi, si prosegue

Fumata nera. Il termine delle 22, orario di massima che le parti si erano date lunedì scorso per definire l’intesa con l’ingresso in società di Angelo D’Agostino, è stato disatteso. L’accordo è virtualmente, ma non ancora ufficialmente, saltato. Le distanze tra domanda e offerta, malgrado un rilancio di 500mila euro effettuato dal patron della Sienergia, sono rimaste inalterate. Potenzialmente, però, sia chi vuole vendere che chi vuole acquistare ha tempo fino alle 10 di questa mattina per far registrare il classico colpo di scena con una semplice email o telefonata. Per ratificare il tutto davanti ad un notaio, infatti, bisognerebbe lo stesso attendere la giornata di lunedì. In ogni caso, il fatto che alle 19 di ieri sera il patron sia partito per la residenza estiva di Agropoli lascia presupporre un nulla di fatto che, stamane, potrebbe essere ufficializzato da un laconico comunicato stampa. Diversamente, se D’Agostino dovesse far lievitare la sua offerta o Taccone accontentarsi della proposta rimodulata nella serata di ieri, lo spumante sarebbe stappato davanti alle telecamere con tanto di conferenza stampa. Ad augurarsi il colpo di coda nell’extra time è soprattutto il socio di minoranza Michele Gubitosa che, qualora dovesse saltare la trattativa che si lega a filo doppio al suo progetto di rilancio del club, ha annunciato il suo addio. Addio che il presidente onorario potrebbe ribadire in conferenza stampa. Di conseguenza da questa mattina Taccone corre il serio rischio di ritrovarsi a vestire i panni del padre padrone con tutti gli onori e gli oneri del caso. Un rischio davvero concreto dopo aver reputato bassa l’offerta di Angelo D’Agostino: appianamento del 60% dei debiti di gestione della società, 800mila euro per l’iscrizione e 500mila quale cadeau aggiuntivo.


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