Vogliono giocare la partita dello stadio a livello politico? Io ho fatto solo e sempre calcio e continuerò a fare solo questo». A proposito dei lavori: «Quando firmammo la convenzione (con l’amministrazione Galasso, ndr) fu come fittare a mille euro al mese un immobile che però non ha porte, finestre. Ma, d’accordo con la proprietà si decise che l’inquilino avrebbe provveduto ai lavori necessari, il cui valore sarebbe stato defalcato dalla locazione. La situazione del Partenio è la stessa: doveva essere il Comune a consegnarci uno stadio a norma, ma non lo ha fatto e siamo intervenuti noi a renderlo efficiente». In assenza, per ora, di un’intesa l’Avellino starebbe già sondando la disponibilità del «Simonetta Lamberti» di Cava e del «San Francesco» di Nocera. Tornando al mercato, la querelle in ogni caso non pregiudica l’operatività quotidiana dei due direttori Taccone jr. e De Vito che con pazienza stanno costruendo il mosaico condiviso con Novellino. Dopo l’ufficializzazione di Simone Rizzato (81′) terzino sinistro ex Trapani, si conta di chiudere a breve almeno altre due trattative funzionali. La prima riguarderebbe Francesco Di Tacchio (90′), reduce da una buona stagione col Pisa e che sulla carta dovrebbe regalare fisicità e geometria al reparto. Il centrocampista ha Giuffredi procuratore, lo stesso di Alfredo Donnarumma (90), lo scorso anno alla Salernitana. Con calciatore e società granata, l’Avellino ha una trattativa ben avviata che nelle prossime ore potrebbe già concludersi.