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Il tecnico toscano, come di consueto oramai, è alle prese con la grana infortunati. Baroni ha due «patate bollenti» da pelare, una che scotta più dell’altra: Ceravolo e Ciciretti. Il secondo è tutto sommato ristabilito. L’esterno romano non ha più la caviglia gonfia per la forte distorsione patita nel match contro lo Spezia. Sostanzialmente il periodo di riposo ha fatto anche riassorbire qualche piccolo fastidio muscolare che Ciciretti ha accusato nel finale di stagione. Tuttavia, proprio la convalescenza per le noie fisiche non ha consentito al «folletto» biondo di allenarsi con continuità , non riuscendo, quindi a tenere il passo con il resto del gruppo giallorosso. Pertando, può dirsi che la condizione dell’atleta non può considerarsi al top. Nonostante tutto ciò l’utilizzo di Ciciretti sin dal primo minuto nel match al «Cabassi» non è da escludersi a priori poiché l’ipotesi potrebbe essere presa in considerazione da Baroni proprio in virtù del quadro clinico di Ceravolo. Infatti, l’attaccante soffre di una elongazione al gemello mediale di un polpaccio, nulla di particolarmente grave se ci fossero tempi più lunghi tra una gara e l’altra, ma il serrato ritmo del calendario dei playoff non consente al giocatore soste prolungate. Baroni, a Perugia, ha addirittura spedito in tribuna Ceravolo ma a Carpi non dovrebbe ripetersi la circostanza e nella peggiore delle ipotesi la punta dovrebbe essere in panchina. Nella migliore, invece, l’attaccante sarebbe addirittura in campo dall’inizio. Pure perché con Puscas squalificato resterebbe il solo Cissè utilizzabile come centravanti. Ed è proprio in questa eventualità , cioè con Ceravolo non utilizzabile, che Baroni correrebbe il «rischio» Ciciretti, cioè chiederebbe al romano di stringere i denti e giocare dall’inizio. Questo perché il tecnico non vuole indietreggiare di un millimetro al cospetto del Carpi. Baroni spera e vuole fortemente schierare un undici a trazione anteriore per dare un segnale agli avversari, ma anche alla sua squadra, alla quale non chiederà mai di praticare un gioco attendista e speculativo in attese delle manovre avversarie, ma, bensì, chiede che sia sempre il Benevento a imporre il suo gioco ed impostare la manovra. Più difficilmente, invece, è praticabile l’ipotesi che in campo dal primo minuto ci possano essere insieme sia Ceravolo che Ciciretti. In buona sostanza l’impiego di uno nella formazione base esclude l’altro. Poiché ci sarebbe anche Cissè che è reduce da un lungo stop per infortunio ma che ha già «rotto il ghiaccio» a Perugia giocando buona parte del match a discreti ritmi.
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