Benevento: va risolto il rebus portiere

Il Benevento per il portiere prende tempo. Il club vuole prima aspettare il Cagliari che posizione assumerà nei confronti di Cragno. Il nazionale Under 21, in Polonia per la fase finale dell’Europeo, vuole la garanzia del posto da titolare per far ritorno in Sardegna. E finora Rastelli ha preferito non sbottonarsi al riguardo. Per questo il Benevento ha scelto di rimanere alla finestra e attendere l’evolversi della situazione, pronto a pressare l’estremo difensore affinché convinca il Cagliari a lasciarlo un altro anno nel Sannio. Di Somma continua, tuttavia, a monitorare altri numeri uno per non farsi trovare impreparato qualora la vicenda Cragno si concluda negativamente. Rispetto ai tanti nomi circolati nei giorni scorsi, quelli che realmente interessano al Benevento sono Sepe del Napoli, Bardi dell’Inter (nell’ultima stagione a Frosinone), Seculin del Chievo e Radunovic dell’Atalanta (che ha giocato lo scorso campionato in B ad Avellino). La società si sta muovendo con molta circospezione anche sull’attaccante: si cerca una punta che abbia fame, che sia ambiziosa e abbia voglia di mettersi in discussione. Iemmello e Coda corrispondono all’identikit, ma c’è anche altro. Il palcoscenico della serie A permette anche di fare tentativi impensabili, come quello di chiedere in prestito Patrik Schick alla Juventus. Una suggestione più che altro, perché difficilmente i bianconeri si priveranno di un calciatore pagato 30 milioni di euro. Ma per valorizzare un capitale umano, occorre metterlo in gioco piuttosto che tenerlo sotto una campana di vetro. Nel calcio i sogni a volte si avverano: nessuno ad inizio stagione avrebbe scommesso sul Benevento in A, ed è la stessa ragione per la quale non ci sentiamo di escludere l’arrivo di un centravanti di grande prospettiva in casa giallorossa.


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