Blue Whale, 20enne indagata per istigazione al suicidio

Spunta il primo indagato nell’inchiesta milanese su alcuni casi di autolesionismo che potrebbero essere legati al fenomeno del ‘Blue Whale‘, il gioco della morte che prevede 50 prove sempre più dure, fino all’epilogo del suicidio da effettuare lanciandosi nel vuoto da un edificio. Sotto indagine è finita una ventenne milanese che avrebbe adescato sul web una ragazzina di 12 anni, spingendola a procurarsi alcuni tagli e a dimostrarlo con delle foto. L’accusa ipotizzata dal pm Cristian Barilli, titolare del fascicolo, è istigazione al suicidio. Sarà lo sviluppo delle indagini a decretare se la ragazza indagata faccia parte dei cosiddetti “curatori”, ossia quelle persone che adescano adolescenti su internet e impartendo loro le prove da superare. Gli inquirenti milanesi stanno analizzando il contenuto del notebook e del cellulare sequestrati nei giorni scorsi alla ventenne. Previsto nei prossimi giorni un accertamento tecnico irripetibile necessario per verificare se sia stata davvero la giovane milanese a spedire i messaggi incriminati.


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