Camorra, “E’ un soggetto pericoloso”: per la Cassazione il boss Michele Cuomo resta in cacere

Resta in carcere il boss di Nocera Inferiore, Michele Cuomo. Lo ha deciso la Cassazione che negando la richiesta di scarcerazione presentata dai suoi legali ha accolto la proposta della Dda di Salerno secondo la quale “Ogni altra misura cautelare è inadeguata, data la pericolosità del soggetto”. Michele Cuomo si trova nel carcere di Siracusa, dove è stato trasferito da qualche mese dopo l’arresto dello scorso dicembre. Con lui furono arrestate altre 36 persone, facenti parti di tre gruppi criminali (ai quali i giudici del Riesame di Salerno non hanno riconosciuto l’associazione di tipo mafioso, ma la Procura ha fatto appello) che si erano con tesi a suon di agguati le piazze di spaccio di Nocera. Poi c’era stata la cena della pace e quindi erano arrivati gli arresti con la ma­xioperazione “Un’altra storia” . Attraverso una serie di intercettazioni telefoniche si riuscì a ricostruire  la guerra tra gruppi di spacciatori  a Nocera Inferiore esplosa nell’autunno scorso con una serie di agguati e di stese e il coinvolgimento di killer del clan D’Amico di San Giovanni a Teduccio. Contrapposizione che si era acuita lo scorso autunno tra i gruppo dei fratelli Cuomo e quello dei Passamano e dei D’Elia  e di Marco Iannone di Piedimonte.Michele Cuomo, con un passato nel clan di Sandro Contaldo, è anche accusato di aver gestito per due anni i parcheggi nella Fiera dell’Agro. L’organizzatore dell’evento lo avrebbe scelto per “quieto vivere”, su richiesta di Cuomo, perché la sua presenza significava “lavorare tranquillamente”. O per il pestaggio di un capoverdiano, accusato di aver rubato il cellulare al figlio piccolo di Luigi Cuomo, e pestato a sangue una sera, fin dentro casa.

 


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