Si chiamano Claudio Auricchio e Giacomo Baldassi i due militari della Guardia di Finanza che, secondo gli inquirenti della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, erano al soldo del clan napoletano Vinella Grassi di Scampia. Sono originari dei comuni vesuviani. E con loro è finito in manette anche Ciro Baldassi, fratello del finanziere Giacomo. I loro nomi, così come di altre tre della zona vesuviana, ovvero Luigi Noceroni, Marco Aprea e Vincenzo Tufano, figurano nella lista delle 27 persone arrestate oggi nel corso di un blitz. Auricchio e’ accusato di partecipazione all’associazione per delinquere e concorso in tentativo di omicidio; e l’altro “solo” di traffico di droga. Auricchio, ritenuto organico al clan, e ritenuto coinvolto nel tentativo di omicidio di Giovanni Esposito, esponente della famiglia camorristica Abbinante dei cosiddetti “scissionisti” (gruppo che si separo’ dai Di Lauro, ndr). Al raid avrebbe preso parte sia come organizzatore che come esecutore materiale. Il finanziere ‘infedele’, secondo l’accusa, prelevo’ la vittima dalla sua abitazione con il pretesto di un controllo di polizia.
L’unico modo per stanare Giovanni Esposito detto ”o muort’, cognato del boss Antonio abbinante, era prenderlo in casa. Lui era il referente del clan Abete-Abbinante che nel 2012 era in lotta contro la Vanella Grassi e i Di Lauro per la gestione dell’impero economico derivante dallo spaccio di sostanze stupefacenti. Allora i clan si rivolsero a Claudio Auricchio, un finanziere ‘infedele’ dei ‘Baschi Verdi’. Grazie a un finto controllo di polizia entrarono in casa di Esposito e provarono ad ucciderlo senza riuscirci. Esposito nel dicembre scorso è stato condannato a 20 anni di carcere per associazione camorristica. Inoltre Auricchio, che e’ in carcere anche con l’accusa di associazione camorristica, aveva anche un rapporto diretto con Antonio Mennetta, detto ‘er Nino’, che era uno dei capi della cosca. C’e’ altro un finanziere finito nel mirino della Dda di Napoli, anch’egli arrestato con l’accusa pero’ di traffico di sostanze stupefacenti. Aveva un ruolo diretto nel commercio di droga e nella distribuzione ad altre cosche napoletane e della Sacra Corona Unita pugliese. Si tratta di Giacomo Baldassi, anch’egli un ‘Basco verde’ in servizio a Napoli.
Antonio Esposito
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(nella foto Giovanni Esposito ‘o muort)