Camorra, il pentito: “Cosimo Di Lauro organizzò una festa con neo melodici e fuochi d’artificio per festeggiare l’allontanamento degli Amato-Pagano”

C’ è stata anche una festa di piazza con l’esibizione di cantanti neo melodici e fuochi d’artificio per festeggiare l’allontanamento da Secondigliano degli scissionisti degli Amato-Pagano. La ordinò e la volle Cosimo Di lauro per far capire a tutti il quartiere che i figli di Ciruzzo ‘o milionario avevano ancora il controllo. E’ uno dei particolari inediti contenuti nelle 733 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Laura De Stefano e che quattro giorni fa ha portato in carcere capi e gregari del clan Di Lauro e della Vanella-Grassi oltre che due finanzieri corrotti. Il racconto è di Carlo Capasso, l’ex killer bambino della cosca dei Di lauro, grande amico di Marco Di Lauro, poi pentitosi nel 2010 perchè temeva di essere ucciso dai suoi stessi amici. In un verbale allegato all’ordinanza racconta Capasso: “…nel Terzo Mondo sì stava svolgendo unafesla voluta da Cosimo Di lauro il quale intendeva festeggiare il fatto che ricorreva un anno dall’allontanamento volontario di Raffaele Amato da Secondigliano e dal clan. Il fatto della festa era a me già noto in quanto si trattò di una vera festa di piazza che si svolse nel Terzo Mondo dove io abitavo con partecipazione dì svariati cantanti neomelodici che si esibirono mentre alcuni affìliati di spicco del clan quale Giovanni cortese detto ‘ o cavallaro e Ferdinando Emollo detto nanduccio attraverso il microfono posto sul palco dove si esibivano gli artisti proferirono parole offensive soprattutto nei confronti dì Raffaele Amato e anche, in maniera minore nei confronti di Cesare Pagano. Ciò al fine di far comprendere alla cittadinanza del quartiere che i Di lauro erano egemoni sul territorio..”.

di quel periodo ha parlato anche l’ex reggente della Vanella-Grassi, il pentito Antonio Accurso: “Una volta scoppiata la faida del 2004-ha spiegato Accurso- tra i Di Lauro e la Scissione si forma a Melito un gruppo fedele ai Di Lauro composto da me, da Salvatore Petriccione,  Pasquale malavita, Costantino Sorrentino, ora deceduto per malattia, Ciro Barretta, Umberto Lamonica, che attualmeme sta con Giovanni Cortese ‘o cavallaro e opera  come referente dei Di lauro.
Questo gruppo operò su Melito sino al 7.12. 2004 .ì data del blitz contro il clan Di Lauro: Sorrentino e Petriccione vennero arrestati, e credo anche il Lamonica con il blitz ed io iniziai ad occuparmi della piazza della Vinella sino o che non ebbi il diverbio con Pica… Facevano parte del mio gruppo Salvatore Di Gennaro, Antonio detto Gnocchett, Luigi Leonardo dello Giggiono Chiappellone ed alti che ora non ricordo. I miei cugini Antonio Mennetta e Luigi Magnetti andarono nell’altro gruppo che sì posizionò nel Rione dei fiori,composto 50/60 presone al comando di Marco Di Lauro…”.

Antonio Esposito

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