Colpo di scena in Cassazione, tornano in libertà due dei pusher del clan Di Lauro finiti in manette nella maxi-retata messa a segno nell’estate di tre anni fa al rione dei Fiori. La Suprema Corte ha dunque annullato le sentenze di condanna
che nell’ottobre del 2015 avevano colpito Luciano Campus, difeso da Claudio Davino, e Francesco Mallardo, assistito da Armando Veneto. Tra i 74 imputati, in 35 hanno deciso di fare ricorso per Cassazione: 15 istanze sono state ritenute inammissibili, due – vale a dire quelle di Campus e Mallardo – hanno invece ottenuto il via libera fino a ottenere addirittura l’annullamento del verdetto d’appello. Invece Vincenzo Bizzaccaro, come riporta Il Roma, che, difeso da Mario Fortunato, è riuscito a spuntare l’annullamento parziale della condanna: in questo caso è stata a cadere l’imputazione per associazione di stampo mafioso.
Il maxi blitz del 12 giugno 2014 nel fortino del clan Di Lauro fu un vero e proprio assedio dello Stato che portò in carcere 110 persone, tutte legate al gruppo di “Ciruzzo ’o milionario”.