La Guardia di Finanza ha scoperto, nel casertano, una truffa realizzata attraverso l’invio di comunicazioni con il logo falso dell’Agenzia delle Entrate a decine di ignari contribuenti, che venivano convocati in un ufficio di Casal di Principe per definire le proprie posizioni debitorie. Tutto pero’ era “inventato” dall’artefice del raggiro, il consigliere comunale di Casal di Principe Vincenzo Simeone, che e’ indagato per i reati di truffa e usurpazione di funzioni pubbliche. Simeone, che e’ anche consigliere provinciale, e’ stato indagato anche nel febbraio scorso per voto di scambio, in relazione ad un’indagine anticamorra relativa al clan Bidognetti di Casal di Principe; per la Dda di Napoli, Simeone avrebbe fatto assumere l’esponente del clan Vincenzo Bidognetti nell’azienda edile del fratello in cambio di voti. Nonostante il grave addebito e le cariche pubbliche ricoperte, Simeone avrebbe pero’ continuato a delinquere, mettendo in piedi, tra fine aprile ed inizio maggio, una truffa che ricorda quelle fatte da Toto’: quando i finanzieri del Gruppo di Aversa, guidati da Danilo Toma e coordinati dalla Procura di Napoli Nord, sono arrivati in via Circumvallazione 100, nel “centro raccolta servizi previdenziali” c’erano il solo Simeone, che tra l’altro, e’ emerso, non possiede alcuna qualifica o competenza per svolgere tale attivita’. All’esterno dell’ufficio c’erano invece una quindicina di persone in fila in attesa di ricevere la consulenza. I finanzieri hanno rivenuto e sequestrato nell’ufficio oltre cinquanta lettere con il falso logo dell’Agenzia dell’Entrate, alcune da inviare, altre gia’ recapitate; c’erano poi delle quietanze di pagamento di 2-300 euro, segno che qualche contribuente aveva gia’ pagato. L’indagine e’ partita a maggio dopo che una signora si e’ presentata all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Aversa per chiedere conto di una lettera inviatale proprio dall’Agenzia in cui le si chiedeva di presentarsi a Casal di Principe, in via Circumvallazione, per definire la propria situazione debitoria con il Fisco. La donna pero’ aveva dei dubbi, che le sono stati confermati dal funzionario dell’Entrate, che ha immediatamente allertato la Procura guidata da Francesco Greco; le indagini sono state delegate alle Fiamme Gialle che in poche settimane ha scoperto le modalita’ del raggiro; Simeone, nella falsa comunicazione inviata a cittadini dell’Agro-aversano, faceva riferimento all’accorpamento tra Equitalia e Agenzia delle Entrate, e spiegava che c’erano elle cartelle esattoriali da rottamare, attivita’ per la quale richiedeva un compenso di alcune centinaia di euro. Per il momento il raggiro e’ stato bloccato; l’ufficio di Simeone e’ stato chiuso ma le indagini proseguono per accertare quante persone siano state ingannate.Â