Le domande di partecipazione presentate nel Febbraio 2014 da Ego Eco e Tekra dovevano essere scartate per assenza dei requisiti di partecipazione per l’affidamento dell’ apparto sui rifiuti indetto dal Comune di Castellammare di Stabia dopo il fallimento della storica Multiservizi. Addirittura la commissione di gara riuscì ad affidare l’appalto alla Ego Eco che si occupò della gestione dei rifiuti nella città delle acque per circa due anni. Sono ora a processo per dichiarazione mendace il legale rappresentante della Ego Eco, Vittorio Ciummo, già rinviato a giudizio, e Maria Cerasuolo titolare della Tekra perché entrambe le società avevano prodotto una falsa certificazione in cui si diceva di essere in regola con il DURC (documento unico di regolarità contributiva nda). Invece non era così e, dopo le verifiche effettuate, si scoprì della loro posizione debitoria nei confronti dell’ IMPS. Queste due società , secondo quanto stabilito dalle fiamme gialle stabiesi, avevano contatti anche con un funzionario INPS, Inoltre l’impresa rappresentata da Ciummo doveva essere scartata in quanto, secondo il codice degli appalti, il legale rappresentante aveva precedenti penali. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza della città delle acque, sono partite tre anni fa e hanno permesso di fare luce sia sul primo appalto del 2014 che del secondo l’anno dopo: entrambi alla Ego Eco. Alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata è stato, inoltre, segnalato anche il comportamento della Commissione di gara che nonostante gli elementi per escludere la Eco Ego non abbia provveduto a farlo.